Il buffo omino di Arcore litiga con Fini.
Gli scatena contro i due carlini ammaestrati Feltri e Belpietro.
Ogni cagata che scrivono questi due é assurta, specialmente dalla stampa d'opposizionehehehe a sommario dell'agenda politica.
Fini ha qualche chihuahua nella fodera.
Uno ha un nome che mi piacerebbe fosse un programma: Bocchino.
Anche sigillo nero va bene lo stesso (sono un bevitore di grappa da far invidia ai friulani anche se oggettivamente la Bocchino non è granché).
Un altro é Fabio Granata, un siciliano vicepresidente della Commissione Antimafia e che tiene un blog sul "Fatto quotidiano", laddove i lettori del quotidiano di Travaglio & Padellaro puntualmente ricordano all'Onorevole la sua appartenenza & contiguità col peggior governo degli ultimi 1500 anni e che quindi sul "risveglio" dei finiani nutrono seri e circostanziati dubbi.
Cionondimeno i finiani rispondono a quelle leggi dell'Impermanenza così ben descritte da Siddharta Gautama detto Shakyamuni detto David Bowie.
La musica ha espresso grandissimi trasformisti, eppur sempre acclamati dalle menti più aperte; Brian Eno prima di essere il silenzioso & serioso professorale creatore di Ambient music, valido installatore multimediale e guru della Non-musica si vestiva di pime di struzzo e boots dalle zeppe improbabili in compagnia dei Roxy Music; il nostro Druido/Mistico/Curatore-Che-Ti-Viene-A-Cercare/Regista Franco Battiato in precedenza era stato ardito sperimentatore elettronico, nonchè ottimo incassatore di gattimorti/bucce di cocomero/cylom rotti (e chitarre, dal Grande Pierotti alla Gran Guardia di Livorno, anni '70) ad ogni festival "alternativo" dove gli sballati del tempo erano suscettibilissimi e spietati; il look non lo aiutava di certo, come si vede da questa pubblicità risalente ai tempi di "Fetus" e "Pollution".
Iggy Pop ha fatto un disco di cool jazz mentre il mese scorso era a Pordenone con i resti degli Stooges a dimenarsi per quanto gli permette la sua veneranda età e le droghe che riesce a sostenere.
I puristi sghignazzano, i più versatili applaudono.
In politica non siamo così duttili.
Gli italiani sono dei puristi a gettone.
Ma versatilissimi quando OK, IL PREZZO E' GIUSTO.
In Italia il Fenomeno dell'Impermanenza si applica a tutte le categorie di umani, esclusi alcuni politici figli di un determinato periodo storico, ad esempio, Giulio Andreotti che la rigorosa Legge Causale ha provvisto di un aspetto fisico repellente e di uno spirito da Bagaglino nonché di ficcanti mal di testa e che è nella sua monoliticità l'architrave del sistema di voltagabbanismo, trasformismo e riciclaggio nel quale i nostri politici sono ormai degne icone.
Intorno al Padrino della Repubblica sono vorticosamente ruotate mafie, chiese, pallottole ed armi di distruzione di massa e lui sempre lì a cercare le cento lire in terra.
Un giorno verrà ricordato come l'Andy Warhol della politica mondiale.
Ma oggi siamo oppressi dai Tonino Mutandari:
Così i lai dei lettori del "Fatto" così come quelli di altri blogger, seppur motivatissimi e giustificati, sono perlopiù destinati a disperdersi nella memoria storica perché la nuova destra si farà e sarà più bella e più potente che pria.
(Bravo!)
Grazie.
Ed il fronte della Nuova Destra è già ampiamente radicato anche nello scheletro di quel partito che dice di essere-dovrebbe essere-essere o non essere l'Opposizione.
Già vi sento. Qualunquista. Generalista. Superficiale. Pisano.
No, pisani sarete voi e lo Spett. Le Budello delle Vs. Mamme.
Però prima di darmi del quanto sopra trovate prima un aggettivo qualificativo punto due punti punto e virgola per questo signore qua, che non è il primo Rasponi Oreste di passaggio bensì il Giuslavorista Ufficiale del Partito Democratico, uno voluto fortissimamente voluto dalla segreteria Veltroni e ho detto quasi tutto.
Premetto che finchè ogni volta che apro un sito d'informazione, specialmente quelli cosiddetti d'opposizione, non passa giorno in cui non debba constatare quanto il PD meriti aspra ed incompromissoria campagna denigratoria nel rischio che ancora qualcuno si sogni di votarlo come opposizione.
Capirei chi cerchi una forza in qualche modo legata alla Forma Parlamentare e non al sultanato dei berlusconiani capace di interagire armoniosamente con l'operato del governo senza disturbare troppo, altrimenti credo che per la comprensione di termini arcani quali "lotta", "mobilitazione", "valore" e "coerenza" sia necessario per i piddini uno stage di un anno presso l'Accademia della Crusca.
Il tema del lavoro è e resterà il contatore Geiger di ogni politica.
Ichino ha detto cose che lo pongono alla stragua dei Bonanni. Prendiamo nota.
Anche se sulla CGIL e sui suoi metodi potrei essere altrettanto spietato, perché il Brunetta non s'è alzato la mattina e s'é inventato tutte le storture possibili del settore pubblico e statale, semplicemente gli é stata posto su un piatto d'argento un branzino di mezzo chilo già pulito e condito. E lui se l'è mangiato con le mani scoreggiando e bevendoci del Tavernello come accompagnamento.
Ma quello che dice Ichino non ha giustificazioni.
E neanche quello che millanta di essere quello che è il suo partito.
(nella foto: della CGIL comunque ne parlo, di quegli altri due ancora non riesco se non mettendo mano alla fondina)
1 commento:
Fa piacere anche vedere che Repubblica dà voce a questi soggetti.
Ho fatto bene a non leggerlo mai, quel giornale.
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