L'arte di mistificare deve essere, appunto, un arte. Altrimenti si fa la figura del buffone, Ministro Maroni.
L'uscita in chiave "dagli all'eversivo" contro D'Alema cercando esilaranti collegamenti con le Nuove BR all'indomani della
condanna degli ultimi brigatisti con pene fino a 15 anni può provocare indistintamente riso scomposto o l'istinto di strappare la barbetta del ministro a mazzetti di tre usando guantoni da baseball.
Giova ricordare intanto che il bersaglio dei nuovi brigatisti era Piero Ichino, il giuslavorista del PD quindi militante nello stesso partito di D'Alema.
Il quale, vista la popolarità di cui gode all'interno del PD stesso potrebbe al massimo aizzare un corteo di skipper verso il primo bar che serva degli ottimi Mojito.
Ovviamente Maroni sa benissimo tutto questo.
E altrettanto ovviamente tutti noi sappiamo che Maroni sa.
Quindi, a futura memoria per il ministro Maroni, gli butto giù un promemoria.
La sinistra non è maggioranza nel paese, ma chi si è rotto i coglioni di questo governo sì.
Si risparmi i sondaggi e si legga i risultati delle elezioni.
Calcoli che c'è un sostanzioso numero di lavoratori che pagano contributi allo Stato e non hanno neanche il diritto di voto.
Calcoli che creare delle squadracce paramilitari coordinate da un vecchio deficente e composte da poveri frustrati in vena di Schwarzeneggare con dei fisici a pandoro non fa sentire più sicuro nessuno, piuttosto fa prendere adeguate e più incisive contromisure a chi vorrebbe veramente camminare tranquillo per strada.
Calcoli che cavalcare il malcontento delle Forze dell'ordine nelle condizioni in cui li state mettendo può non essere un gran problema se a farlo saranno cittadini onesti e senza nessuna voglia di mutare il proprio status di incensurati.
Calcoli che la "scossa" di cui parla D'Alema è già in moto e già da un pò, che è assolutamente legalitaria, non ha nessuna velleità di contrapposizione armata, ma che al momento giusto dirà la sua, eccome.
Senza nessun bisogno di D'Alema.
Deve solo togliersi di torno i cattivi politici che vorrebbero cavalcarla, affinare le strategie ed arrivare laddove le vostre televisioni, i vostri giornali ed il vostro trionfale convincimento di avere il consenso popolare sovrasta il plateale immobilismo e la colpevole cecità dei politici di sinistra.
Quindi il consiglio è quello di volare basso e stare molto attento quando si evocano certi periodi, specialmente quando si ha un segretario di partito che reiteratamente ha sproloquiato di "Fucili padani".
Ecco, di una cosa può esser sicuro, ministro.
Che quella linea di mezzo dove sono rimasti a governare i vostri oppositori per voi sono una linea invalicabile.
E che da lì potrete solo tornare nella vostra Padania coi fucili infilati su per il culo.
Nessun commento:
Posta un commento