Vedo che sarò costretto a saltare anche questa tornata elettorale.
Nel senso che annullerò la scheda, magari scrivendoci sopra qualche facezia, del tipo una frase di Lautreamont o "Viva Stalin" in cirillico oppure "Zambrella Sindaco".
Cosa mi si può imputare? I censori del non-voto e gli esegeti del voto utile o del voto col naso turato dentro la mascherina sono una genìa particolarmente agguerrita e numerosa.
Direbbero, ad esempio, che faccio il gioco di chi è al potere; non quanto chi li vota, rispondo.
E questo potere, questo Parlamento, manca di elementi fondamentali per essere legittimato.
Non voglio un Parlamento sovietico, strapieno di comunisti che legiferano fracassando le piccole, medie e grandi imprese per rimpinguare le tasche dei funzionari di partito, dei notabili e dei loro amici dando due lire a chi produce, operai, metalmeccanici e Nuovi Precari benedetti dal Comitato Centrale. Credo che il sogno di costruire un grande partito di sinistra sobrio e capace di dare regole precise alle follìe di un capitalismo incosciente e truffaldino sia finito quando nel PCI si sono asciugati le lacrime per la morte di Berlinguer e si sono accorti di non avere più difese. Perchè Craxi era lì, pronto come un avvoltoio, a spianare la strada al pupillo della feccia transumata dalla P2 direttamente sui nostri rotocalchi.
E ci resta sui rotocalchi, eccome.
E in Italia c'è stata una mutazione genetica del termine "regole" che ha provocato una dispensa a parte nel dizionario Devoto-Oli integrabile con un comodo finanziamento da 53 euro al mese per 6 mesi.
Vivo in un paese dove la criminalità organizzata controlla e decide l'economia di un terzo d'Italia ed ha interessi sparsi negli altri due terzi. Leggere "Gomorra" e scandalizzarsi é una reazione molto "naif" dopotutto; ma io non mi sento tutelato nel mio voto perchè interessi da cifre come quelle che muovono Mafia, Camorra, 'ndrangheta, Sacra Corona Unita, Stidda, e poi massoni deviati, rotariani dissidenti, opusdeisti reticenti, insomma ma qualcuno ce l'ha il coraggio di dirmi che essere in democrazia vuole dire questo?
Io non me la sento di legittimare questa gente.
Abbiamo una Costituzione.
E abbiamo un pagliaccio eletto da un branco di capre che vuole cambiarla senza nemmeno consultare l'opposizione da operetta che si ritrova.
A questo punto siamo.
E per cortina di fumo ci mette di mezzo corna, minorenni, fidanzatini, sciacquette e troioni di regime nella parte della comare dal parrucchiere.
Muore gente sul lavoro a ritmi impressionanti, quelli che ancora ce l'hanno perchè tra licenziamenti e casse integrazioni, precariato e disoccupazione c'è da spaventarsi come mai e quello rincorre i fotografi che paparazzano ai suoi festini.
Almeno licenziassero chi l'ha votato.
Da parte dell'opposizione niente di nuovo se non che Franceschini almeno è uno che riesce a sostenere un confronto con dei viscidi e squallidi individui come Bondi e Belpietro facendogli fare figure da carrettieri ubriachi, ma credo proprio che in questo momento ci sia bisogno di altro.
Intanto vedo che il liquame cattolico con Rutelli in testa si sta già fregando le mani in vista del congresso prossimo venturo, poi c'è da fare i conti con lo staff di cervelli con cui Veltroni ci aveva sollazzato, a partire da Ichino col quale non ho nulla di personale ma per favore non me lo propinate come deus ex machina della politica del PD sul lavoro perchè a quel punto vorrei sapere se il solo pensare qualcosa di sinistra provocava al buon Valtere degli choc anafilattici.
Non mi sento neanche di perpetrare la stupida, controproducente e bambinesca telenovela della conta dei partiti di sinistra extraparlamentari (al momento siamo, credo, a 6).
I tempi per un accordo su un'unica forza di sinistra, laica e socialista li vedo lunghi.
Credo farà prima il Pagliaccio di Arcore a diventare Neoduce, deportarli tutti a Capo Marrangiu, cadere per mano dei marines che nel frattempo hanno reinvaso l'Italia, essere liberati dopodichè ricominceranno a litigare frazionandosi in altre 18 sigle con falci e martello di ogni colore e foggia.
Intanto, vi ricordo, un terzo del paese è controllato da organizzazioni criminali ed al governo c'è uno pulito come la tuta di uno spurgatore di fogne.
Mi spiace, non sono le regole che richiede una democrazia.
(nella foto: i nostri Padri della Patria)
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