giovedì 4 giugno 2009

PER UNA SCUOLA PULITA


Forse qualcuno è ancora convinto che la Chiesa sia un organismo utile, anzi irrinunciabile per la società. E non manca di cercare di imporlo anche a chi della Chiesa ne farebbe più che volentieri a meno. Ripetere come un mantra che la religione é e resta una dimensione personale legata all'interiorità ed alla spiritualità dell'individuo altrimenti, come insegna la storia, è semplicemente uno strumento di oppressione ed annullamento delle coscienze sembra però non toccare le torme di invasati sparsi per il belpaese, molti dei quali posseggono cariche pubbliche e che considerano la libertà di coscienza dell'individuo un pericoloso viatico verso l'Abominio.
Il caso dell'insegnante del liceo "Righi" di Cesena sospeso per aver distribuito un questionario che chiedeva di esprimere la preferenza tra l'ora di religione e le materie alternative mette nella sua giusta luce quanto ci sia da far piazza pulita nella scuola italiana.
Piazza pulita di presidi e commissari ministeriali, naturalmente.
Visto che i cattolici sono quelli che sfracellano le palle per avere sempre più fondi per le loro scuole private si potrebbe pensare che almeno abbiano il decoro di lasciare in pace quelle pubbliche.
Macchè.
Nonostante gli insegnanti di religione siano gli unici ad aver ricevuto benefici dalla cura-Gelmini, e già questo è sintomatico di come la ministrella vuole riorganizzare la scuola pubblica, gli utenti di ogni fede e credo debbono sorbirsi anche i soprusi di autorità scolastiche ciellino-talebane quando il libero pensiero dei ragazzi viene chiamato ad esprimersi.
Fossi un genitore di quel liceo toglierei immediatamente mio figlio da scuola, ovviamente.
E ovviamente la preside e la commissaria talebane avrebbero delle conseguenze da doversi gestire, conseguenze assolutamente poco piacevoli, perchè in quanto genitore di un alunno che frequenta un istituto pubblico, attiverei tutti i mezzi possibili per fare in modo che questi cancri non debbano più avere a che fare in alcun modo con una scuola pubblica.
La cosa interessante, comunque, sono i risultati del questionario, i quali devono aver fatto vieppiù imbestialire le devote carampane; della religione cattolica non frega un emerito cazzo a nessuno.

Ci sono ottimi elementi per pensare che in molti, ma molti altri istituti i risultati sarebbero simili.
D'altra parte si vede benissimo in politica e nelle quotidiane esternazioni di fonte vaticana la statura morale ed etica, la modernità del pensiero e la capacità di relazionarsi con l'individuo dei tonaconi e dei loro protettori politici.

Non è mai troppo tardi per segnalare al buon chierichetto Franceschini chi deve far fuori DA SUBITO nel suo partito se vuole ridare un minimo di credibilità alla sua opposizione.

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