martedì 9 giugno 2009

IL SOL DEL TRAMONTO


Primo dato importante, anzi fondamentale: NON sono andati alle urne il 34,5% degli italiani.
Se aggiungiamo le schede bianche e quelle nulle, cioè quelle in cui dei buontemponi scrivono "Viva Stalin", "Dvx", "Curcio libero" o ricorrono alla solita fetta di salame o prosciutto accompagnandolo con "e adesso mangiate pure questa" si aggiunge un altro 6,38%.
Totale degli italiani che NON hanno votato questo Parlamento: 40,88%.
Ora se non altro sia da destra che da sinistra, tanto per cominciare quando per avallare i loro teoremi chiamano in causa "gli italiani" ci vadano cauti perchè stanno parlando di poco più di metà degli aventi diritto al voto. Gli altri, con tutta probabilità, non li ritiene credibili.
I non votanti sono il primo partito d'Italia, ed è un partito molto meno eterogeneo di quanto si voglia far credere.
I populisti oltranzisti ormai sono schierati con Lega e Di Pietro, guarda caso i due partiti che hanno motivo di ridere leggendo i risultati.
Il partito degli astensionisti attuale non può essere identificato perchè non è affatto vero che, ad esempio, la destra ha perso consenso a causa degli astenuti: sia alle precedenti politiche che a quelle del 2006 la percentuale dei votanti era molto più alta, intorno all'80%, e nel 2006 vinse Prodi mentre nel 2008 è tornato Papi ad allietarci la vita.
C'è un problema di legittimità, quindi. Ed è un dato poco rassicurante per i partiti, perchè c'è un ulteriore bacino elettorale possibile preda di formazioni proprio come Lega e Di Pietro se non dei partiti estremisti da entrambe le parti. Questo considerando che la posizione assunta dai due partiti che più hanno incrementato i voti porterà ad una radicalizzazione dello scontro politico e sarà utile, ad esempio, che la sinistra faccia un passo fondamentale e lo faccia al più presto.
Il primo passo dovrebbe essere quello di creare un unico partito di sinistra.
Il secondo quello di ricreare una rete di attività per ricominciare un radicamento nelle realtà che risentono maggiormente dell'avanzare di questa crisi economica.
Il terzo di rinnovarsi radicalmente nel linguaggio e nelle segreterie; questa classe dirigente è ancora improntata su modelli stantìi, che non riescono più ad appassionare la generazione attuale, non propone altro che un movimento sterile, lontano dal popolo che dicono di rappresentare; ed infatti, tra i ragazzini, essere "fasci" comincia ad essere una moda.
I richiami ad uscire dai salotti, di piantarla col radicalismo chic e vagamente molto spocchioso, il politically correct fatto alla cazzo di cane come al solito, il terzomondismo vago e senza una proposta che abbia un minimo di riscontro con la realtà, hanno allontanato l'elettorato che una volta garantiva forza ed argine contro lo strapotere di mafiosi, affaristi e criminali, perchè è proprio grazie alla forza del Partito Comunista negli anni '60 e '70 se non abbiamo ceduto alle tentazioni autoritarie che ampi settori della DC coltivava subdolamente e senza neanche vergognarsene troppo.
E' tempo di rendersi conto che si può parlare anche alla generazione attuale, perchè ci sono ragazzi di questa generazione che sono tutt'altro che dei rincoglioniti sbombati di ecstasy o con l'unico scopo nella vita che arrivare a fare il coglione in diretta nazionale su qualche reality.
Intanto l'ennesima martellata sui coglioni è ora lì, impietosa, coi numeri stampati in bella vista sul sito del Viminale. Ogni altro discorso sta a zero.
Via il fioretto e fuori il machete, quella italiana è stata la sinistra più forte e radicata d'Europa, nel resto del continente tira un'aria tutt'altro che fresca, l'altra congrega piazzata lì come un avvoltoio è la Chiesa Cattolica, non so se mi spiego, quindi spero che non si perda troppo tempo perchè degli italiani s'è perso non solo il voto a sinistra, ma la dignità del proprio lavoro, la sicurezza della propria casa e non per colpa degli extracomunitari ma per colpa delle banche, per ora uno come Antonio Di Pietro è nelle condizioni di poter dettare delle regole, la Lega non ne parliamo, questa sinistra tra scissioni, Sansonetti, Luxurie e miserie varie non conta più un fragoroso cazzo.
E' ora di svegliarsi, perchè certi errori la Storia non li perdona molto facilmente.

Nessun commento: