venerdì 18 settembre 2009

FORZA ITALIA


L'abusato slogan col quale l'attuale presidente del consiglio strozzò in gola l'urlo di milioni di sportivi è anche un film.
Uscito nel 1978 e ritirato poco dopo dalle sale in seguito al rapimento ed all'assassinio di Aldo Moro, è un film molto curioso ed inusuale che, a mio parere ha fatto inconsapevolmente scuola; nel senso che chiunque abbia azzardato un altro film o documentario a tema politico si è ben guardato dal riproporre lo stile causticamente pacato del film di Faenza.

Forza Italia è un'analisi cronologica e spietata della Democrazia Cristiana riproposta nella sua veste cruda e spoglia di qualsiasi artificio mediatico nella suo ruolo di padrona incontrastata delle istituzioni repubblicane del dopoguerra. Le facce di De Gasperi, Fanfani, Moro, Andreotti, Zaccagnini, Rumor, Piccoli, Scelba, Leone e dei notabili democristiani al seguito si rincorrono in cerchio nelle stanze del potere, inossidabili, sorde e marmoree, scalfite solo nelle immagini dei due congressi DC ripresi dal film: il primo in occasione della contestazione a Fanfani e la conseguente incoronazione di Moro che diede il via al primo progetto di governo di centrosinistra, l'altra in occasione della violenta contestazione ai vertici dopo la batosta al referendum sul divorzio.
Ma il film si conclude con il rientro in scena delle solite facce in gattopardesca sequenza con finale a sfumare su evocativa e sublime musica del maestro Morricone.

Nulla viene risparmiato allo spettatore attento: risate e sconforto, indignazione e nostalgia, mentre chi dovesse avere un approccio al film di tipo catodico probabilmente cadrebbe tra le braccia di Morfeo già nella prima mezz'ora.
Perchè questo era lo stile democristiano: un loop di frasi tra il populista e l'incomprensibile, una chiamata alle armi fatta di immagini linguisticamente roboanti alla cui radice spesso si trovava il nulla, ma perfetta per il popolo italiano di quegli anni, uscito da una guerra devastante e desideroso solo di ritrovare il ritmo della normalità.
Onnipresente, invasiva, ineluttabile la presenza di vescovi, porporati e pretaglia di qualsiasi genere, in ogni occasione in cui c'era qualcosa da officiare; se si vuole capire le ragioni dell'arroganza e del continuo tentativo di ingerenza dello Stato Vaticano nell'ordinamento del nostro paese si guardi la prima mezz'ora di questo film.
Se si vuole invece capire la portata delle facce di bronzo della vecchia classe democristiana si guardi invece l'estratto della conferenza stampa tenuta da Rumor dopo il disastro del Vajont.
Ma è tutto il film a far ritornare a gola, per chi li ha vissuti, quegli anni controversi quanto decisivi per il nostro paese: in poche, incisive inquadrature si mostra ad esempio il tentativo di Moro per formare il primo governo di centrosinistra, la convocazione del generale De Lorenzo al Quirinale, allora occupato da Antonio Segni, l'annuncio in radio della nascita del governo Moro e del "grave malore" che provocò le dimissioni di Segni, si dice in seguito ad una sfuriata epica di Nenni nelle stanze del Quirinale che lo accusò apertamente di tradimento della Patria.

Un film che non ha il taglio del documentario storico ma che parla più di centomila agiografie e più di centomila discorsi che anche i reduci da quegli anni possono riportare. In "Forza Italia" c'è la cruda esposizione all'occhio dello spettatore della inamovibilità del Potere, non specificamente quello democristiano, ma quello di chi riesce a dirigere nel modo più consono alla conservazione del potere stesso il sentimento e la volontà popolare. Un documentario senza commento e senza indicazioni dirette dallo schermo che non siano le immagini, le espressioni dei politici e le loro parole.

Rizzoli lo ha ripubblicato tempo fa in una confezione che comprende il DVD e un libro comprendenti saggi di Roberto Faenza e Paolo Mereghetti e le testimonianze di Marco Tullio Giordana e dei due sceneggiatori: certi Antonio Padellaro e Carlo Rossella.

3 commenti:

ladytux ha detto...

m'hai messo una curiosità tale che domani vado in cerca di questo film!
besos
ladytux

sassicaia molotov ha detto...

Se ti va bene lo trovi in libreria, l'ultima ristampa risale a due anni fa; buona fortuna :-)

ladytux ha detto...

sei un provocatore,prima mi metti la curiosità e poi dici che tanto non si trova? ggrr!:D