giovedì 10 settembre 2009

PARLIAMONE


Finalmente.

Ora si spera che l'attenzione dei giornali di opposizione si sposti dal Barnum di escort, ninfette, troiette, procacciatori di sesso & droga e spazzatura varia perchè, francamente, vorremmo far sapere alle spettabili redazioni di Repubblica e Unità che come abbiamo capito che il Presidente del Consiglio ha disertato anche impegni istituzionali per emulare Mick Jagger, abbiamo anche capito che non è con questi argomenti che possiamo mandare Berlusconi nel posto dove ogni democrazia civile lo terrebbe, cioè in galera.

Quindi se spostate in terza, quarta o quinta pagina tutta la sarabanda e tutto il puttanaio ve ne saremmo assai riconoscenti.

Molto, ma molto più interessante sembra l'evolversi delle inchieste delle procure di Palermo, Milano, Firenze e Caltanissetta.

E la stampa "cospirazionista" farebbe un altrettanto gran favore a tutti gli italiani se seguisse con l'adeguata attenzione tutta la vicenda. Magari cominciando con il pubblicare qualche stralcio di sentenza tipo quella che riguarda il noto bibliofilo Marcello Dell'Utri, oppure rinfrescarci su quali e quanti lati oscuri presenti la "Storia italiana" che ha portato alla creazione dell'impero Mediaset.

Ora si dice che Berlusconi sia preoccupato. Non so. Probabilmente l'omino si sente ancora un intoccabile. Ma è assodato che è proprio quando ci si sente troppo sicuri che arriva il colpo del KO.

E, a quanto pare, documenti che giustificherebbero una preoccupazione ci sono.

A quanto pare la sbroccata di ieri, "procure che indagano su fatti del '94,95, coi soldi dei contribuenti mentre noi pensiamo al bene del paese" é una bella firmetta in calce al suo certificato d'appartenenza a Cosa Nostra. Abbiamo comunque preso nota.

Oggi il CSM praticamente gli ha intimato di stare con la cresta abbassata, cosa che naturalmente si guarderà bene dal fare ma intanto siamo soddisfatti di sapere che i magistrati che indagano sul processo Mills hanno le spalle adeguatamente coperte.

Ma siamo alle schermaglie iniziali.

Sarebbe un importantissimo tassello per la ricostruzione della credibilità del centrosinistra lo stare al fianco, da parte della stampa d'opposizione ma soprattutto dei politici, il sostenere quella parte di cittadini che vuole sapere la verità sull'origine delle fortune dell'uomo più potente d'ìItalia, una schiera di cittadini che magari per ora è una minoranza ma che con una adeguata sensibilizzazione continuata e circostanziata sul tema potrebbe crescere fino a diventare maggioranza; anzi, non è detto che già lo sia; numeri alla mano la maggioranza degli aventi diritto non ha votato Berlusconi. C'è un'ampia categoria di cittadini, anzi, che schifati sia da questa destra sia dall'inettitudine di questo centro, sia dalla miopia suicida di questa sinistra alle elezioni se n'è rimasta a casa. E la percentuale non è di quelle da sottovalutare.

Cerchiamo di dare al mondo l'immagine di un popolo finalmente civile, che si interroga, che fa domande e che finalmente vuole, esige, pretende risposte su argomenti vitali per la democrazia.

Cerchiamo di far intendere che ne abbiamo le palle piene di cinquant'anni di insabbiamenti, di omissis, di funambolismi andreottiani per mantenere la pax mafiosa e meno che mai accettiamo un governo nato con collusioni poco chiare, anzi, troppo.

Ho iniziato a dire queste cose quando ancora Craxi ci propinava le leggi salva-Berlusconi e mi sembrava di essere un coyote che ululava alla luna, vediamo se è la volta buona: diamo pieno sostegno ai magistrati che indagano e vigiliamo sui colpi di teatro che la cricca criminale non mancherà di escogitare.
Tutti, cittadini e politici onesti, quindi cominci a preoccuparsi chi anche nel PD ha qualche scheletro nell'armadio.

Se la banda Vendola-Ferrero-Diliberto-Ferrando e scusate ma ho perso il conto dei leader e leaderini della sinistra, volessero farci IL CAZZO DEL FAVORE DI RICOMINCIARE A MANIFESTARE UN QUALCHE TANGIBILE SEGNO DI VITA non potremmo che rallegrarcene.

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