sabato 20 giugno 2009

CRONACHE NON CRONICHE DAL G8 A L'AQUILA


Ai ev a drim.

Che si faccia davvero il G8 a L'Aquila.

E che in quei giorni non si ripetano le cazzate fatte a Genova.

Ai ev a drim.

Che a centinaia, a migliaia in quei giorni si faccia rotta verso l'Abruzzo.
E che ci si ritrovi tutti lì. Noi che di questa pantomima ne abbiamo abbastanza.
Della fame di cui stanno facendo morire il pianeta e della fame di cui vogliono farci morire noi.
Della dignità di cittadini che sentiamo calpestata, avvilita, presa in giro e poi buttata nel cesso da una cerchia di criminali, della loro avidità e della loro arroganza.
Ne abbiamo abbastanza.
E' ora di chiudere il circo.


Ai ev a drim.

Che nessuno in quei giorni si azzardi ad avvicinarsi a L'Aquila; ci troviamo altrove, ma nei pressi.
A Chieti. O a Castel di Sangro. O a Pescara.
Tutti.
Che le reti di coordinamento organizzino una enorme marea umana là dove la distanza sia talmente di sicurezza da non richiedere contatti con chicchessia; nè con i GRANDI del pianeta, nè con i loro robottini deprogrammati, la nostra Polizia di Stato che, nonostante stia per essere dequalificata a sostegno di guardie nazionali dalle dubbie finalità e dalle ancor più dubbie divise, sono ancora entusiasti di far vibrare i manganelli su chi vorrebbe un mondo migliore anche per loro.

Ai ev a drim.

Che ci siamo tutti;
piddini di corrente, rifondaroli scissionisti, studentelli e letterati, radicali e scissionisti, insegnanti e camionisti, vendoliani e dalemisti, grillini e dipietristi; qui si tratta di tornare ad essere una nazione civile: con leggi democratiche ma degne di un popolo fiero e dignitoso.
E che ci siano artisti e letterati, intellettuali e poeti, tutta quella forza culturale che ancora può esprimere chi di questo spettacolo penoso e pericoloso non ne vuole più sentir parlare.

Ai ev e drim.

Che non si cerchi la schifosa servitù complice di questo circo.
Ma che si richiami tutta la stampa straniera possibile; che alle loro pagine vengano affidate le nostre preoccupazioni, la paura di perdere la libertà, la rabbia per il silenzio complice dei nostri media, la vergona per l'inopinata immunità totale che Berlusconi pretende ad ogni costo; che i suoi giochi di potere con tutto quel marciume che dal 1946 cova sotto la cenere non fanno il bene dell'Italia, non fanno il bene dell'Europa e nemmeno del mondo. Che sappiano. Tutto. E divulghino.

Ai ev a drim.

Che tutti coloro che vivono nelle tendopoli e che stanno toccando con mano la falsità di questo governo lascino per tre giorni le tende per unirsi al resto d'Italia.
L'arma a doppio taglio.
Li hai voluti invisibili quando sono venuti a Roma e quando hai avuto la faccia di sorvolare L'Aquila il giorno dopo.
Sono invisibili anche ora che ti servono come vetrina.

Ai ev a drim.

Che i maggiori partiti dell'opposizione abbiano la faccia di metterci la faccia per primi, ad una cosa del genere.
E di dare un segnale chiaro ed inequivocabile che vogliono veramente mandare Berlusconi fuori dai coglioni. Perchè lo vogliamo tutti.
Perchè vogliamo un paese libero.
Perchè vogliamo un paese di cui andare fieri.

Ai ev a drim.

Ecco, i cultori delle eccezioni, dei mapperò, del "l'antiberlusconismo non paga", quelli che non si mescolano con, ecco, quelli non possono - DEVONO RESTARSENE A CASA.
Quelli col culto dell'azione violenta, del contatto e dello scontro, per favore restate a bervi una birra a casa vostra, lasciatecelo prima impacchettare. Deve finire il suo mandato.
Ma deve finirlo col dubbio se ricandidarsi o no, se avere la faccia di ripresentarsi o scappare direttamente in qualche atollo polinesiano e nascondersi colà vita natural durante da tanto che la sua immagine sarà diventata indifendibile.

Ai ev e drim.

Giunge oggi notizia che gli indios peruviani hanno vinto.
La loro dignità è costata 70 morti.
70 morti per un pezzo di terra che è fondamentale per loro e per l'uimanità.


Ai ev e drim.

Che a noi basti un sacrificio minore di 70 morti (altri 70 morti) per riavere quello che i liberatori dell'Italia ci hanno consegnato chiavi in mano e che non stiamo meritando: la libertà.

1 commento:

gigi ha detto...

Ai ev e drim
Che chi ha da dire, come te, abbia lo spazio giusto per farsi sentire!
Che i giornali siano composti anche da pezzi come questo, non da immondizia.
Ma perchè accada ci vuole una profonda rivoluzione culturale,
che deve partire da quelle 9 persone su 10 che invece preferiscono leggere di tette e culi.
Consola il fatto che c'è gente dall'altra parte del mondo (o meglio, in un altro mondo), che sta iniziando a risorgere.
Ai ev e drim
Che l'ondata che sta travolgendo il sudamerica arrivi a bagnare anche le nostre aride coste.
Ai ev e drim
Che un giorno riesca a scrivere ed a comunicare le mie emozioni come tanta gente riesce a fare sui propri blog. Essere parte attiva della rinascita attraverso la rete.
Un saluto
gigi