Chissà se Giovanni Lindo Cristiano Ferretti era serio quando declamava queste parole. Il Comunismo doveva formare l'Uomo Nuovo, dal 1991 l'appalto è andato ad una non ben identificata "sinistra", dal 1998 ogni militante ha finalmente capito che ci si può tranquillamente continuare a fare le seghe con la destra. Dalle seghe siamo passati a farci dei veri e propri gangbang, con la destra. Quella politica, intendo. Una cosa è certa, per trovare l'Uomo Nuovo bisogna ricorrere ai deliri lisergici di Liberazione che saluta il Compagno/a Vladimir Luxuria conquistatore di una sperduta punta di un'isola dove periodicamente scaricano personaggi del gran carrozzone pseudovip proposti in varie epoche quindi ripresentati in versione Robinson Crosuè rimediando debiti paragoni con
Paolo Villaggio piuttosto che con il celeberrimo protagonista del libro di Stevenson. Essere di sinistra non è mai stato facile; significa scegliere di avere nemici più potenti di te ed avere come compagni di lotte quasi altrettante teste di cazzo. Chi ha fatto il '68 insieme a Ferrara, Liguori, D'Alema, Sofri e Veltroni dovrebbe vergognarsi; chi ha fatto il 69 con Emma Bonino anche. La grande famiglia del comunismo ha prodotto un numero incalcolabile di gruppi e gruppuscoli ognuno col suo limitato perchè, ma determinatissimi a combattere per la propria identità tanto da provocare lo stesso fenomeno nel grande monolite, il Partitone, la Chiesa, l'Icona di ogni centralismo. PDS, DS, PD, manca la combinazione PS ma, a parte il copyright detenuto dalla Pubblica Sicurezza il nuovo corso riformista vorrà senz'altro evitare ogni possibile riferimento alla parola "socialista", che già Bonaiuti ha ricominciato a dare del "marxista-leninista" al povero Walter, che però anche lui dare dell'irresponsabile al Sommo Silvio eccerto che poi lui si adonta e poi coi suoi ciottolini ci vuole giocare solo lui. Il problema è che i ciottolini saremmo noi italiani, compresi quelli che il giorno delle elezioni si auguravano che tutta l'Italia venisse sommersa da una coltre di gas lisergico esilarante e che gli italiani avrebbero votato in massa per Donatella Versace come premier, anche solo per vedere la faccia di Napolitano al momento di darle l'incarico. Quanto sia difficile essere di sinistra, comunque, lo dimostra
questo pregevole articolo del Professor Gennaro Carotenuto sul "Manifesto" a 50 euro.
Quando a sinistra si prendono certe decisioni si rimane con la sensazione che queste non vengano da partorite da decenni di lotte e battaglie ma da decenni di canne e qualche acido smaltito male.
Attualmente la stampa di sinistra mette in campo "Liberazione", "Il Manifesto" e, dai sù mettiamocelo, "L'Unità"; giornali, a parte l'ultimo, con tirature da fanzine del Fan Club di Jimmy il Fenomeno e che ad ogni soverchiante difficoltà economica rispondono con l'ultraliberista metodo di fare i prezzi come cazzo gli pare (il Manifesto) agitando l'attentato alla libertà di stampa oppure licenziando (Liberazione) ricordandoci che la lotta di classe sì, ma a casa vostra che qui si sporca il tappeto. Ogni tanto viene ancora il volontario volenteroso che porta direttamente al mio uscio la copia di "Lotta comunista" ed io, commosso, gli lascio puntualmente la "sottoscrizione" ricevendo puntualmente l'invito a presntarmi alla riunione giorno X ora Y dalla quale sono sicuro uscirei dopo 5 minuti brandendo una motosega grondante sangue e brandelli di carne umana ridendo come un pazzo; non per volere male ma ho avuto un approccio abbastanza esaudiente negli anni della contestazione studentesca fine '70 ed al tempo la mia giovane età mi impediva di dissentire in modo grandguignolesco così come mi viene d'istinto quando vedo la stupidità umana deragliare in modo tanto osceno. E' certamente lodevole pensare che il mondo possa cambiare anche se da quarant'anni per riunirsi basta l'antibagno del "Bar Veloce", la problematica si acuisce quando se ad esempio si è in 6 si passa la metà del tempo a mettere d'accordo le 3 correnti interne su chi debba andare ad ordinare i ponci. Ma sto divagando. Sto invece convincendomi che la nascita del PD sia stata la più grande fortuna possibile per la sinistra italiana. In un colpo solo ci siamo ritrovati fuori dai coglioni i cattolici, i riformisti, i rutelliani e Fabio Mussi. Per non parlare di Veltroni. Adesso si può fare un nuovo, grande, unico, partito di sinistra! Cioè. Si potrebbe. A giudicare dall'attività di questa sinistra, alla quale non è bastato l'eroico sacrificio del Prode Capitan Fausto che è stato per mesi praticamente incollato alla sedia di Porta a Porta per Pvopagave il Vevbo, sembra che Ferrero stia conquistando posizioni su Lamberto Sposini e se fa il bravo gli faranno fare il commentatore dell'Isola dei Famosi, argomento ora centrale del dibattito politico a sinistra, dibattito che rischia di incanalarsi in più ampio dibattito il quale probabilmente produrrà un documento programmatico nel quale si spiegherà come e qualmente i reality sono un formidabile elemento di propaganda per le masse e che si prenderà in esame di mandarci anche Caruso sperando di riaverlo indietro almeno in spirito. Sparito Diliberto dalle TV dopo che rivoltò Berlusconi come un calzino durante la campagna elettorale vinta poi da Prodi, non sembra esserci una classe politica capace di realizzare una strategia, una linea ed un programma per una grande nuova coalizione progressista e di sinistra. Le maschere sono quelle incancrenite dalle poltrone di Montecitorio e di Palazzo Madama, dall'assenza sistematica di ogni contatto con le realtà sociali che dicono di rappresentare. La lotta politica è uno scontro di risiko dove ci sono da conquistare potentati economici, mantenere enti, congreghe, comitati d'affari, niente di nuovo sin da quando la Democrazia Cristiana governava imperturbabile coi suoi padrini arcaici, bastava sapere in quale squadra giocare: Massoneria, Opus Dei, Rotary, Lions, Confindustria, Camorra, Mafia, 'ndrangheta, Stidda, Sacra Corona Unita, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito, Guardie Forestali, Carabinieri Sommozzatori, Palombari ciclisti e la nostra sanguisuga preferita, la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Chi sostiene che sia cambiato qualcosa deve essere parecchio convincente. Altro che l'Uomo Nuovo.