E' più forte di loro.
Si credono persone civilizzate, magari hanno pure titoli di studio, magari insegnano nelle Università.
Come Bernardo Razzotti, docente ordinario di filosofia morale all’università D’Annunzio Chieti-Pescara.
Però non si sa in base a quale tara mentale (oppure si sa benissimo, ma c'è una tale ampissima scelta su cui ponderare che ci concediamo ugualmente il beneficio del dubbio) ogni tanto devono tirare non una cazzata, ma LA CAZZATA.
Ed il dott. Bernardo Razzotti, intervistato da un quotidiano locale, ne elargisce in quantità e qualità decisamente degne di nota anche per un cattolico.
Riprendo la notizia dal sito dell'UAAR e prontamente cito le perle di questo genio dell'etica:
“dichiarare che Dio non esiste lede la dignità di quanti ritengono che Dio esiste… tutti i popoli hanno sempre avuto la fede in Dio … e l’uomo è soggetto naturaliter di religiosità”Naturalmente sarei felice di ledere la dignità di chiunque si sentisse offeso dal mio ateismo, agnosticismo o di qualsiasi altra carenza di dedizione al culto di un Dio, visto che la frase é il solito patetico tentativo di stampo tipicamente cattolico di togliere dignità ad una opinione legittima quanto quella di chi dichiara di credere reclamando la propria assoluta verità come unico metro di dialogo, infarcendo il tutto col rituale insopportabile vittimismo falso ed ipocrita, del quale i cattolici possono a pieno titolo reclamare ogni diritto d'autore possibile.
Vediamo poi che, con la solita arroganza mista ad ignoranza dell'uomo di fede, dimentica interi emisferi che compongono il pianeta Terra e nello specifico tutti i popoli che hanno conosciuto la millenaria dottrina buddista e che l'hanno abbracciata.
E la dottrina buddista di ogni scuola ed ordine non prevede la presenza di un Dio.
Con l'ultima frase dà all'ateo praticamente del soggetto contronatura.
Ma si sa, la Natura i cattolici l'hanno reinventata tante e tali volte che ormai non riescono a sviluppare un pensiero comprendente che la Natura non è solo cosa loro ma di tutti, quindi è ovvio che il delirio sorga spontaneo e fiorito come una serra di tulipani.
Letta questa prima frase ho comunque riconosciuto quanto è vero che le radici culturali cattoliche esistono e sono degnamente rappresentate, d'altra parte con menti così aperte assise sulle cattedre delle nostre università c'è poco da usare il linguaggio subliminale.
Ma andiamo avanti, perchè evidentemente il Razzotti era in vena di omaggi per qualunque mente libera: commentando la frase che l'UAAR aveva scelto per i suoi ateobus dichiara garrulo:
“l’ateo in senso stretto non esiste … l’ateo è colui che trovandosi insoddisfatto del Dio a cui è stato educato va alla ricerca di un Dio diverso da quello della tradizione”.Il Magnifico Docente ignora quindi che probabilmente c'è chi smette di cercare un Dio (un Dio che qui ti impongono ancora dalla nascita) e, molto più umilmente inizia a cercare se stesso e qualche volta succede che trovi proprio quello che cercava.
Successe, ad esempio, a tal Gautama Siddharta, principe del clan degli Shakya, nella lontana India qualche migliaio di anni fa. Ed è successo a tantissimi non credenti, anche senza l'aiuto di una religione. Gente che ha ricercato semplicemente la Pace tra i popoli, unendo e non dividendo, accettando ogni credo senza abbracciarne uno solo, gente che ha lottato per sè e per gli altri che riusciva ad abbracciare, anche uomini comuni che serenamente sono diventati pilastri per molti suoi simili con il semplice esempio del proprio coraggio, a prescindere da quale ideale seguissero o perseguissero.
Queste persone ottuse, che cercano di imporre un Potere sul genere umano che non avranno mai, sono l'archetipo perfetto di quel gregge tristemente noto devoto ad una Chiesa che non ha mai abbandonato l'idea di restaurare il suo regno di terrore dove la Colpa e la Condanna regnano sovrane a mantenere la Pax Papale.
Il mio percorso spirituale è stato intenso, lungo e profondo, e nonostante abbia maturato alcune convinzioni rispetto la Natura Umana, o meglio sulla Natura in generale, sono convinto che il nostro passaggio terreno sia soprattutto un'occasione di ricerca, di lotta e di domande che fatalmente potrebbero non avere risposta in questa vita. Quello che si può evincere scorrendo la giovane Storia dell'Uomo sul pianeta Terra è che se è vero che un Dio ha creato una cosa così infinitamente vasta come l'Universo per lasciare poi qualche miliardo di deficenti a scannarsi in suo nome sopra un minuscolo pianeta di uno sperduto sistema solare, questo Dio deve avere qualche problema.
Probabilmente c'è chi ha troppo bisogno di un Dio per poter nascondere a se stesso la sua resa incondizionata verso la propria anima, ma non sono completamente convinto che un Dio possa vivere al di fuori della mente che l'ha creato. Detto ciò, comprendo come il viaggio interiore verso un'Entità Divina sia uno dei bagagli che rendono una persona più ricca e, probabilmente più felice; c'è però chi decide di smettere di cercare un Dio quando si riesce a percepire che la Vita è un'insieme di relazioni che ci legano ad ogni presenza dell'Universo, e che questo è in continuo mutamento, e che le nostre vite sono una parte di questo cambiamento.
Ogni grande Religione si fa passare per Rivelata, quando di Rivelazioni ne abbiamo fin troppe, tanto che qualcuno sarebbe portato a pensare ad un Dio bi o tripolare, è solo che non riesco più a concepire come una persona, presumo stimata, riesca a venir fuori con delle stronzate così abnormi ed avere la faccia di tornare ad insegnare il giorno dopo.
Ma in quanto a faccia tosta i cattolici sono ancora capaci di fare miracoli, 2009 anni dopo il loro fondatore.
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