Non è passato molto tempo da quando dare dei fascisti alla coalizione della destra italiana era considerato estremista ed esageratamente ideologico. C'era anche chi insolentiva e sbeffeggiava gli "allarmisti a gettone", c'era chi continuava a sostenere la Santa Causa della guerra al comunismo ed in nome di questa minimizzare le pulsioni autoritarie delle squadre di governo guidate dal pessimo imprenditore milanese; l'imperativo, poi realizzato, era buttare fuori i comunisti dal parlamento.
Anche per Veltroni, vediamo di ricordarcelo.
Da un pò di tempo qualcuno ride un pò meno, qualcuno non sbeffeggia più.
Qualcun altro comincia allegramente a rimestare i fasti del Ventennio (vedi il quotidiano Libero), addirittura i giornaletti da ragazzine ornano le loro pagine, tra un consiglio su come sditalinarsi senza farlo sapere alla mamma ed un gossip su Alisa, con le foto di fieri fascistelli di fresco conio i quali mettono insieme dei discorsi da "undicenne neanche tanto sveglio" a vistosi tatuaggi fashion con l'immancabile iconografia nazifascista come marchio distintivo.
Qualcun altro si dà decisamente da fare, vedi le ultime aggressioni all'Università di Roma, vedi il gay disabile picchiato a Pordenone, vedi l'ormai quotidiana sequela di pestaggi ed aggressioni figlie della riabilitazione perpetrata subdolamente (per i più poveri di spirito, chi fosse questa gente una persona con più di 3 neuroni lo aveva capito fin dalla discesa in campo di Berlusconi) in modo di aver la propria Security direttamente nelle piazze, nelle scuole e nella vita sociale degli italiani, ben coadiuvati dai loro amichetti storici, che indossano ancora le divise blu solo perchè i fondi che il Governo elargisce loro per continuare il proprio lavoro bastano a stento a comprare i cenci per lucidare i manganelli. Con quasi 300 aggressioni fasciste in un anno il loro lavoro è snellito di parecchio, c'è da sostenere le piccole imprese e le agenzie di sicurezza che forniranno tutto il materiale umano possibile per le famigerate ronde, ben controllabili politicamente e radicabili sul territorio senza bisogno di costose sezioni.
I politici?
Eccoli qua.In questi giorni è stato presentato il nuovo soggetto politico "Sinistra e Libertà"; chiedo a Vendola, Francescato & c. se il nome presupponga una separazione tra i due termini, perchè la cosa non si capisce. Comunque secondo loro la ricetta per unire la sinistra passa da ex-rifondaroli fuoriusciti, ex-comunistitaliani fuoriusciti, socialisti europeisti non si sa se eredi di Boselli o anticipatori di Bobo Craxi, la costola rotta piddina di Sinistra Democratica ed i Verdi, la formazione col più sciagurato coefficente di distanza tra il potenziale bacino elettorale e la fragorosa incapacità politica di chi li ha guidati da 20 anni a questa parte.
Ora, questi vorrebbero essere il baluardo di sinistra contro quelli di cui ho parlato sopra.
Non mi pare giusto, nè elegante spernacchiare un così nobile tentativo al primo anelito di esistenza, quindi mi limiterò a sentirmi molto perplesso da coloro che invece di sbattersi per conquistare una leadership reale sull'arcipelago della sinistra italiana portandi idee, forza passione e un contatto reale con la realtà dei lavoratori e di coloro che stanno pagando questa crisi voluta da un capitalismo avido e gretto come chi pretende di elevarlo a Religione, prendono i loro ciottolini e se ne vanno a fare un partito tutto suo. Nella sinistra italiana il Male Assoluto si chiama frazionismo. Ma il ruolo della sinistra in Italia è e deve essere uno, difendere i diritti di chi lavora dallo sfruttamento endemico di questo sistema, in modo che il benessere prodotto sia distribuito in modo equo e soprattutto in modo che chi lavora possa avere una vita dignitosa, una casa, un progetto. Il crollo della sinistra dallo sfaldamento del PCI in poi, ha visto una perdita di questi diritti che ha avuto un corso sinistramente parallelo. Una sinistra che difende dei privilegi conquistati con l'appoggio di componenti di questo Parlamento (giunte locali, sindacati e potrei andare avanti per un bel pò), è una sinistra che non risolverà uno dei propri problemi che sia uno.
Vediamo all'opera questa Sinistra e Libertà, e vediamo pure l'altra coalizione, i rimasti Rifondaroli ed i rimasti Comunistitaliani.
Il fegato di votarli non credo di averlo ancora.
1 commento:
ciao. Bel blog incazzoso il tuo. DOpo te lo linko.
Cmq io alle prox elezioni voterò di pietro. Mica perchè mi piace (tra l'altro io generalmente non voto) ma perchè è l'unico a fare un discorso di "stato di diritto" cioè costituzionale.
Non è entusiasmante lo so, ma sapendo che gli italioti non scenderanno mai in piazza manco se crepano di fame e dovendo vivere qui, farò sto sforzo...
ciao
cloro
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