mercoledì 11 marzo 2009

PER FAVORE SPARITE


Non sono tra quelli che ritengono il dirsi comunista un feticcio irrinunciabile.
Anzi, francamente non me ne frega un cazzo.
A maggior ragione guardando il percorso politico di quei partiti che ancora si definiscono tali.
Se i comunisti sono loro, bene, io sicuramente sono qualcos'altro.
E neanche la falce & martello per me è un feticcio irrinunciabile.
Sta di fatto che sarei ben felice di votare un partito di sinistra guidato in maniera forte, che sappia riscoprire il potere dell'aggregazione, della difesa dei valori libertari, della mobilitazione popolare contro chi cerca di imporre un modello marcio, apportatore di grandi profitti per pochi satrapi sfruttando le vite e le energie di chi lavora, e sto parlando ovviamente del modello capitalista; sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia riportare alla gente una coscienza orgogliosamente laica, che riesca a trasmettere lo spirito di tolleranza ma allo stesso tempo di saper mettere gli adeguati paletti alle congreghe che cercano di imporre un credo anche nelle scelte etiche, politiche e sociali di chi un credo non ce l'ha, non lo vuole e non intende cercarlo oltre, e sto parlando ovviamente delle gerarchie religiose; sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia ricreare un polo di aggregazione che sia un baluardo di difesa contro la straripante arroganza di chi ha voluto creare la categoria dei precari, di chi ha come unico credo il profitto, di chi manipola il consenso occupando tutti i media, di chi permette il riapparire come legittimate idee nefaste come quella fascista, che chiunque sappia leggere un libro di storia sa come ha portato l'Italia alla rovina ed alla perdita della propria indipendenza; la base militare americana a 200 metri da casa mia è lì a ricordarmelo ogni giorno. Senza contare l'averci portato in casa come esercito occupante le belve naziste.
Sarei ben felice di votare un partito di sinistra che sappia tornare a parlare nei luoghi di lavoro, alle persone, che sappia tornare a lottare accanto a chi lavora riunendo una grande base popolare sotto il vessillo della giustizia sociale, della possibilità di poter vivere dignitosamente a chi passa 8 ore al giorno a lavorare, che lotti per garantire un futuro e non la paura del futuro, che sappia contrastare le politiche criminali del capitalismo facendosi sentire accanto a chi lavora, e non me ne può fregar di meno se invece di una falce e martello è rappresentata da una chiave a brugola e da un transpallet (buona fortuna a chi volesse tentare di disegnare un logo simile).
A maggior ragione ora (ma l'intuizione secondo me i politici di sinistra avrebbero dovuto averla fin dall'era di Tangentopoli) che la frittata è quasi fatta e Berlusconi tenta di spogliare dei propri diritti addirittura i deputati del Parlamento servirebbe una coalizione di sinistra decisa, dinamica e di lotta, di durissima lotta, che sappia riaggregare, unire, che sappia far rinascere la passione per la libertà, per la partecipazione e per il riscatto sociale.

UN partito di sinistra.
UNO, CAZZO.

Avulso dal carrierismo e dal protagonismo, sprezzante verso il facile compromesso di convenienza, irremovibile tanto sui diritti di chi lavora quanto nel combattere parassiti e scansafatiche di ogni classe e censo.
Bene, tutta questa pappardella per commentare il fatto che a sinistra non hanno ancora capito un cazzo di quello che dovrebbe essere il contributo della sinsitra nell'Italia attuale.
Non hanno capito un cazzo perchè anche col rischio di sparire dal Parlamento europeo dopo essere spariti da quello italiano i dirigenti della sinistra italiana continuano la loro corsa al primato di martellate sui coglioni indoor, dopo quello già stabilito all'aperto.
Le liste per le europee sono due: una con Rifondazione e Comunisti Italiani, l'altra comprende verdi, socialisti ed il nuovo soggetto politico guidato da Vendola.
Tutto ciò mentre Berlusconi continua a rincoglionire il già abbondantemente rincoglionito popolo italiota, mentre un sacrestano come Franceschini dimostra in DUE (2) giorni di leadership di essere più credibile del golden boy dell'ex-PCI Veltroni, mentre l'opposizione più credibile è guidata da un ex-poliziotto (Di Pietro), un comico (Grillo) ed un cronista giudiziario (Travaglio).

Sul perchè non siano riusciti a comporre una lista unitaria e fermamente decisa a difendere le ragioni degli elettori di sinistra possono esserci milioni di ragioni, delle quali comunque nessuna può legittimare l'ennesima prova di incapacità e di cialtroneria politica dei dirigenti di sinistra.
Forse nessun sondaggio ha spiegato a costoro il perchè delle percentuali altissime degli astensionisti (il primo partito italiano, il più eterogeneo ma anche il più cosciente) o forse c'è ancora qualche briciola da raccattare dal Grande Piatto nel quale i privilegiati della politica si abbuffano senza ritegno alle spalle di chi li paga.

Meritano di sparire.

Solo dopo, forse potrò sperare di rivedere un partito di sinistra con le caratteristiche che ho elencato sopra.

1 commento:

Bramea ha detto...

Meravigliosamente arrabbiato, Stefano. E, nonostante io abbia le palpitazioni quando vedo una bandiera con falce e martello, i sudori freddi a sentire L'Internazionale, e mi dichiari orgogliosamente e provocatoriamente comunista, condivido la tua analisi col cuore.
Per quanto me ne possa fottere una ceppa delle europee (alle quali, tra l'altro, vengono stornati tutti i candidati trombati/inquisiti/mafiosi)ancora una volta mi fa ca'are l'idea di andarci in ordine sparso, e di prendere l'ennesima inculata su un ennesimo programma o progetto politico che non c'è.
Per quanto giudichi Franceschini un "bravo" ragazzo di oratorio (che, se smettesse pure lui di rompere i coglioni con i temi etici...ma evidentemente nel Pd tira più un pelo di papa che mille paia di diritti individuali), hai perfettamente ragione: in due giorni ha tirato fuori non dico le palle, ma almeno una verve - oserei dire passionale - e una proposta degna di sinistra (la tassazione delle rendite, anche se ripresa da un'idea del povero neomistico Bertinotti).
p.s. Per quanto riguarda la brugola e il transpallet, dovresti mettere i sottotitoli..
Mantieniti forte, a presto
Giovanna