lunedì 9 marzo 2009

UNA CRETINA NELLA RETE


Se volessimo usare un'icona a dimostrazione del fatto che non sempre una donna che arriva a ricoprire cariche pubbliche sia necessariamente una buona cosa, Gabriella Carlucci non avrebbe rivali.
Le sue imprese nel mondo della politica vanno dal "lei non sa chi sono io" dopo aver compiuto infrazioni stradali giusto appropriate al suo quoziente intellettivo, alle figure di merda rimediate quando si è voluta occupare di scienza, quando si è piccata di mettere alla gogna un luminare del calibro di Luciano Majani ricevendo pernacchie sia dal mondo scientifico che nel suo blog, collezionando una serie impressionante di commenti dopo i quali ogni persona provvista di un minimo di amor proprio si sarebbe ritirata in un qualsiasi eremo per il resto della propria vita.

Potete leggere l'esilarante carteggio QUI (Grazie a Senbee's blog per averlo raccolto).

Con gli elementi a disposizione ed aver concluso che evidentemente il quoziente intellettivo della Carlucci è pari a quello di uno scaldabagno spento, mi tocca di leggere che la tipa in questione ha addirittura presentato un progetto di legge per regolare la rete, giusto qui.
E non poteva che essere una cagata.

Il bello è che la deputata invoca norme contro la pedofilia nella sua accorata presentazione del ddl senza in realtà farne la minima menzione in tutto il progetto di legge; ma figuriamoci se lo stile da mistificatori, bugiardi e sciacalli che è il marchio di fabbrica di questa destra poteva esimersi, pur usando una cretina del calibro della Carlucci, di usare un reato tanto tragico pur di cercare di rendere bevibile l'ennesimo assalto alla libertà d'espressione.

Ripeto: da questo governo mi aspetto ormai il peggio di tutto.
Ora è con i loro elettori che vanno fatti i conti.

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