martedì 11 agosto 2009

DIAMO A MARA QUEL CHE E' DI MARA


Sì, poi magari lei poverina c'entra zero o zero virgola, sta di fatto che ora al dicastero delle pari opportunità c'è lei e non che so, la Finocchiaro o la Bindi o la Melandri.

Non so se nessuno di voi è stato vittima di quel reato che da qualche anno in qua si chiama stalking.

Credo sia una delle cose più odiose che un essere umano possa fare nei confronti di un altro; la vita della persona perseguitata diventa un inferno 24 ore su 24, 31 giorni al mese, 365 giorni l'anno. E spesso trascende in atti di violenza e, in casi estremi, nell'omicidio.

Lo stalker è a tutti gli effetti un malato mentale al quale la dignità è sparita su per il buco del culo e che vive esclusivamente in funzione del potere annichilente che riesce ad esercitare sulla persona perseguitata e che meriterebbe di essere sbattuto a spaccare pietre nel Nagorno-Karabakh vita natural durante, fermo restando che la capacità di alcune (in special modo) donne nell'infilarsi in questo genere di situazioni è inversamente proporzionale alla capacità di Berlusconi di governare una democrazia ( e poi questo dei campi di lavoro è un tema che riprenderò più seriamente).

Bene, ora c'è una legge che prevede una pena per chi si macchia di tale reato.

Ora.

No, dico, (inserire bestemmia pesantissima e fiammeggiante a piacere) ORA hanno fatto una legge contro lo stalking. E, nominalmente parlando, c'è voluto il Ministro Carfagna.

Ovviamente ciò non è sufficiente alle signore (e, ça va sans dir, ai signori) facenti parte dell'area politica opposta di vergognarsi atrocemente e ritirarsi dall'agone politico per darsi al birdwatching; stiamo parlando di gente che (vedi l'immaginifico Uolter) si sveglia oggi, A.D. 2009 e decide di scrivere una legge contro il conflitto d'interessi.

Ora, è fuori dalla mia capacità di cognizione il sapere se la Carfagna abbia barattato l'approvazione di questa legge con qualche pompino supplementare e nel caso, l'essersi immolata alla causa non dico le farebbe onore ma almeno avrebbe un suo perchè, sta di fatto che i casi sono due: o ha ragione Berlusconi sul fatto che le deputate della sinistra non corrono nessun tipo di problema a causa della loro non esattamente appetibile avvenenza e quindi non hanno la minima cognizione di cosa significhi lo stalking (provateci voi a perseguitare Livia Turco, con la prima manata vi manda in rianimazione) o siamo di fronte alla stessa marmaglia che per riconoscere lo stupro come reato contro la persona e non solo contro la morale ci ha messo qualche decennio.

Sta di fatto che, mettevela come vi pare (e senza battute becere e sessiste) c'è voluta la Carfagna per avere una legge che punisca queste merde spiaccicate che perpetrano l'odiosa prevaricazione del più forte sul più debole nella maniera più vigliacca.

E la cosa mi dà da pensare non poco.

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