domenica 23 agosto 2009

I LEGHISTI VOGLIONO ANCHE 10 CENTESIMI DI RESTO


Adesso esce fuori che vogliono pure argomentare.
Incredibile.
Arrivano questi pseudoacculturati che frequentano corsi universitari e vorrebbero argomentare la loro appartenenza alla Lega rovesciando merda sulla storia d'Italia.

Allora, stabiliamo una cosa.

Questi qua non hanno diritto di parola.

Crudo, eh? Beh, per me non ce l'hanno.

La motivazione la dò a quei lettori (tre, dieci, mille, uno, m'importa una sega) che capitano qua.
Il giovane leghista mi sbava una storia d'Italia che deve essere uscita fuori da un bignamino comprato all'Ipercoop. Se proprio vuole sapere due righe in più di quanto enuncia con piglio di quello che - uè, ho letto la storia sui libri, erano le parole scritte in nero su fondo bianco - si informi sulla Massoneria, sulle corporazioni e su chi erano veramente Mazzini e Garibaldi.

Molto del fatto che lui ORA è libero di studiare all'Università grazie al lavoro di milioni di braccia del Sud andate ad arricchire il Nord lo deve ai seguaci del Grande Architetto. Altrimenti c'è una cospicua serie di probabilità che a quest'ora sarebbe stato ancora a muovere pala e piccone 14 ore al giorno da quando aveva 12 anni.

Poi, punto nodale del discorso, mi fa un elenco di nequizie che lo Stato romanocentrico avrebbe fatto nei confronti del Nord.

Sarebbe il caso che il ragazzo mi descrivesse diffusamente in cosa consiste invece il contributo della Lega all'Italia dalla sua nascita ad ora: nel caso iniziasse la solita tiritera del contributo dell'imprenditoria e dell'assistenzialismo nei confronti delSud non credo sia il caso che sprechi un respiro in più:

SIETE STATI IL MAGGIOR FATTORE DI DISGREGAZIONE DEL PAESE DALL'UNITA' D'ITALIA AD ORA. E SARETE CHIAMATI A PAGARNE LE CONSEGUENZE.

Avete cominciato la vostra carriera politica muovendo un sentimento di bieca visione separatista, etica e morfologica, agendo sull'intestino crasso di un Nord sazio ed egiosta, indicando in Roma ed i romani e nel Sud, quello di cui non avete avuto remore a sfruttare le braccia per le vostre fabbrichette del cazzo, ma NON AVETE MAI PORTATO SERIAMENTE IN SEDE PARLAMENTARE LE RAGIONI PER CUI ERA ORA DI CAMBIARE ROTTA SULLE POLITICHE CHE DEGRADANO IL MERIDIONE.

MAI.

E, guarda caso, l'ondata migratoria che ha iniziato a cambiare il volto di questo paese ha trovato un tessuto sociale già in via di disgregazione grazie anche e soprattutto al vostro fetido contributo di odio e razzismo che avete fatto sgorgare dalla pancia del paese invece di lavorare in concreto per sconfiggere le radici del male di cui questo paese ha sempre sofferto.

Il vostro federalismo è una maschera che serve a dei ladri che dopo aver sfruttato la parte più povera del territorio ed averne tratto benessere vuole solo tenersi il bottino. Troppo comodo.

Dura, invece mettersi a fianco di chi ha veramente combattuto la Mafia e tutta la mentalità familistica e criminale come hanno fatto altri uomini che ci hanno lasciato le penne. Troppo comodo andare ad intaccare quei santuari politici con cui le Mafie si sono colluse, anzi

MEGLIO SCENDERCI A PATTI, VERO?

E magari poi berciare contro le politiche assistenzialiste ed altri ululati alla luna che non disturbano nessuno se non le coscienze di chi vi vede fare ad incularella con Berlusconi, quello che presenta Dell'Utri come "emerito bibliofilo". In questo caso, quale sarebbe il fine che giustifica i mezzi? Ma davvero credete che il resto d'Italia che non respira le asfittiche nebbie padane vi possa prendere sul serio?

La vostra politica ha da sempre puntato a disgregare un tessuto sociale che ha sempre avuto bisogno di lavorare per creare un'armonia sociale ed economica tra le sue componenti in modo che un federalismo equo e proficuo per tutto il Paese fosse veramente possibile.
L'Italia, una volta definitivamente uscita dalla guerra in un modo o nell'altro, aveva disperatamente bisogno di una lotta durissima che puntasse ad unire il nord ed il sud del paese, combattendo le Mafie, il nepotismo, il familismo, la truffaldina predisposizione di certe mentalità ormai patrimonio di certe sacche del paese per cui ogni favore era possibile se il tal politico, il tal amico degli amici, il tal guappetto di cartone metteva la parola giusta al posto giusto.

Non avevamo bisogno di gente che urla contro gli assistenzialismi al Sud dal pulpito dal quale parla lo stesso che mette sulla poltrona di ministro la sua pompinara dell'estate scorsa.

Ma proprio per niente.

Quindi, per favore, state muti che è meglio.

Ci puliamo il culo con le vostre letterine da studentelli che hanno appena imparato la differenza tra Cavour ed un flessibile dello scaldabagno.

Fate una cosa: siate finalmente seri, prendete i vostri fucili, così come minaccia il vostro tetraplegico leader e scendete a valle a fare finalmente questa cazzo di secessione.


E vediamo come va a finire.

3 commenti:

Matteo ha detto...

L'assistenzialismo non è nei confronti del sud, ma è il nord che campa sulle spalle di "Roma ladrona", basti pensare a tutti i soldi delle nostre tasse che finiscono nelle casse delle regioni settentrionali o nelle cliniche private lombarde. Oppure a tutta la "monnezza" che i bravi patrioti nordisti mandavano al sud e in Campania, perché di quello che è successo a Napoli, la vera responsabilità sono le imprese del nord, il modo in cui gestiscono i rifiuti e gli accordi con la mafia.
La secessione i leghisti non proveranno mai neanche a farla, perché stanno troppo bene in Italia, stanno troppo bene sotto "Roma ladrona".

sassicaia molotov ha detto...

E ci stanno ancora meglio dentro.

giardigno65 ha detto...

che si levino dai cogliomberi dal Po in sù.
Come si fa a scendere a patti ?