mercoledì 15 aprile 2009

L'ARTE DI ESSERE OMUNCOLI


Sì, bisogna riconoscere ai berluscones una capacità quasi surreale nell'inventarsi nuove vette di ridicolo.
Partiamo dall'antefatto: il giovane regista Berardo Carboni dà in pasto alle sale cinematografiche "Shooting Silvio", un film che non è certo un capolavoro, ma una discreta prova che esamina il disagio di un giovane che si fa chiamare Kurtz, come il Brando di Apocalypse Now, il quale progetta di rapire ed uccidere Berlusconi, da lui considerato il male assoluto. La trama, che non dirò per intero in modo che chiunque abbia voglia di vedere il film possa farlo tranquillamente, si sviluppa però in modo abbastanza inusuale e, cosa più importante, assolutamente priva di richiami fuori luogo ad apologie di odio e vendetta, così come la stessa recensione su Mymovies puntualizza.
E proprio sul sito per appassionati di cinema potete ammirare gli indignati commenti dei cercopitechi berluscones i quali, dichiaratamente senza avere visto il film si lanciano in futuristiche invettive figlie dell'ormai atavico complesso di inferiorità culturale che li affligge dalla notte dei tempi, visto che la loro attitudine di giudicare i libri dalla copertina gli preclude da sempre qualsiasi possibilità di CAPIRE qualsiasi cosa vada al di là del giudizio di pancia.
Ma andiamo oltre, chiunque voglia sollazzarsi con le raffinate analisi dei berluscones in versione critici cinematografici non ha da far altro che aprire i commenti a fianco nella pagina linkata provvisti di birra e popcorn.
Capita però che il film arrivi sul palinsesto di Sky. E che puntualmente i berluscones titolati, quelli con carica parlamentare, si incazzino.
Leggere le frignate del deputato Piero Testoni, ad esempio, è imbarazzante anche per me che sono un loro fiero avversario politico. Tirar fuori anche in questa mera questione come la proiezione di un film su una tv a pagamento il terremoto dell'Abruzzo e la crisi economica in corso é un esercizio talmente squallido e meschino che verrebbe voglia di prendere il poveretto e portarlo in vacanza verso qualche fiordo norvegese a pesca di merluzzi in modo che abbia finalmente qualcosa di creativo ed utile con cui occupare il suo tempo, visto che per quanto riguarda l'agone della politica non solo va "oltre il ridicolo", come il piddino Vita riesce in uno slancio di coraggio a replicare, ma si pone nel novero degli sciacalli scemi, quelli che tanto per capirsi, non riuscirebbe a capire la differenza tra i resti di una preda ed un leone addormentato.
Stesso discorso per i deputati Lorenzini e Casoli (i coglioni vanno sempre in coppia, a volte anche in tre), che ripetono naturalmente anche i richiami al terremoto, come se quello che gli ha devastato il cervello non fosse già abbastanza.
Figuriamoci se queste macchiette umane hanno visto il film. Figuriamoci se lo capirebbero anche una volta visto. 
Però credo sia ora che questi servi idioti comincino a prendere la loro razione di calci in culo.
Ne ho piene le palle di vedere insultare l'intelligenza degli italiani con ancora un pò di amor proprio in nome di un servilismo squallido e deteriore per la dignità di qualsiasi essere pensante, ne ho piene le palle di questi buffoni di corte che pretendono di parlare a nome di "italiani" di cui rappresentano solo la parte peggiore e deteriore, indegna della nostra Storia e della nostra gloriosa tradizione di popolo amante dell'arte, della cultura e della libertà.
Ne ho piene le palle di questi omuncoli travestiti da fascistelli che stanno cercando di traghettarci verso una nuova stagione di scontro sociale pensando di aver vinto un'elezione in cui LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI non li ha votati.
Non so quanti chili di fegato dovranno mangiarsi quando dovranno prendere atto che la libertà non dipende dalle loro stridule grida di dolore per lesa maestà, ma spero siano tanti.
E che vadano loro di traverso.

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