Lasciamo perdere il fatto che il peggiore governo della storia della Repubblica Italiana non dovrebbe avere titolo neanche a legiferare dopo le esibizioni a cui ci ha costretto ad assistere, mentre chi dovrebbe, con qualsiasi mezzo, fare in modo che il Buffo Omino di Arcore e la sua banda di gaglioffi vengano al più presto mandati a testare i comfort delle patrie galere ed invece si limita ad urlacchiare in qua e là che così non si va avanti.
Ormai è un copione che ha ampiamente stufato e quindi in attesa che il Popolo Sovrano si ricordi che, nascosta da qualche parte nei vocabolari italiani esiste la parola "dignità" ci arrivano i buoni consigli da parte di chi continua a dare il cattivo esempio.
La ricetta del giorno é: "liberalizzazione delle professioni, maggiore flessibilità del lavoro, dell'istruzione e il training" confidando nello "spirito imprenditoriale" e "nella capacità individuale delle famiglie a fare impresa".
Non so voi, ma a me la traduzione in italiano corrente di questa ricetta non è servita, l'ho capita benissimo da solo.
Intanto il tizio che si è lanciato in sì ardita proposizione è il presidente della BancaCentraleEuropea, Trichet.
Una volta si diceva: "Falqui, basta la parola!" e il cesso di casa vostra rischiava l'intasamento.
Ora basta che uno dei testoni che fanno girare non già le patonze, bensì le economie degli Stati ed i Santi Mercati, dia aria alle carie che miliardi e miliardi appaiono e scompaiono manco ci fosse di mezzo il Mago Oronzo.
E le loro ricette le conosciamo benissimo, meglio di quanto le conoscano loro che, per l'appunto, sono abituati a palleggiarsi le vite delle persone in base ai Santi Mercati.
Per chiunque mastichi anche un minimo di italiano, come dicevo, la ricetta è chiarissima.
E cioè quella che i nostri politici stanno indefessamente applicando da almeno 20 anni, con l'unica variabile dell'ostruzionismo di qualche facinoroso, il quale obietta che con questa ricetta si arricchiscono solo speculatori, ladri e delinquenti come le banche ed i loro sodali, mentre il popolo, la gente, i lavoratori, precipitano inesorabilmente in un abisso di miseria sempre più profondo. Miseria economica e miseria morale ed etica.
Francamente è buffo vedere un paese dove chi si alza e comincia ad inveire in modo adeguato contro questa macelleria sociale venga regolarmente manganellato e gassato al CSS da gente che a sua volta si piazza davanti a Montecitorio per inveire contro questo serraglio di buffoni, incompetenti e delinquenti.
Ed è buffo vedere che uno come il presidente della BCE abbia come unica ricetta quella di mandarci definitivamente a fondo.
Mettiamoci l'anima in pace: il comunismo è fallito miserevolmente, specialmente qui in Italia dove invece di estinguersi politicamente ha semplicemente cambiato faccia (strano, pensando che siamo in Italia, noi sempre così inossidabilmente coerenti..) e svelato che 80 anni di scuole di partito, di teorie gramsciane, di lotte per i diritti dei lavoratori, di comitati centrali e di assemblee hanno portato a un D'Alema che va a mendicare riconoscimenti in Vaticano.
Quindi la crisi e la conseguente futura caduta del capitalismo mi mette vieppiù di buonumore, pensando che con una scarna ed essenziale organizzazione, una manciata di cosine che possono fare tanta bua ed una adeguata ghigna a culo saremo pronti, visto che stanno spianando a quella che è l'unica vera ricetta per ricominciare a mettere un pò di cosine al loro posto: il CAOS.
Too Much Too Young. Ska, antirazzismo e ribellione Kanalino, Modena
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Sabato 23 novembre
Kanalino, via Canalino 78, Modena
Ore 16.
Si parla di ska e 2Tone con Pier Tosi e Robertò Gagliardi di Hellnation,
partendo dal libro d...
1 giorno fa
9 commenti:
La tanto vituperata Unione sovietica... fatto sta che storicamente ha svolto una nobile funzione di "forza frenante", e ora che non c'è più questi processi di devastazione ultraliberista sono diventati incontrollabili.
Un banchiere dovrebbe dirci come si governa il mondo intero. CHe bello...
io però non vedrei il caos necessariamente legato ad una forza distruttiva: potremmo semplicemente (alcuni di noi potrebbero) andare verso l'anarchia, verso forme di società autoorganizzate e indipendenti da una qualsiasi autorità centrale. che qualcuno pensi a una vendetta è fisiologico, ma non è l'unica via percorribile.
@ganfione: hai centrato il punto: io intendevo esattamente quello. Poi, ovvio, qualche scappellotto ci scapperebbe. Ma il punto è: basta volere.
Se il caos è concepito attraverso un'antropologia positiva, allora anch'io mi unisco all'invocazione. Però ogni tanto Hobbes fa capolino nella mia testa... insomma oscillo.
@HIV: Forse il punto sta nel lavorare per mettere le basi di questo tipo di società senza avere la smania di vederla realizzata subito. Non credo ci sia molta scelta, d'altronde.
Sottoscrivo (e come non farlo?) l'advocatio di Sassicaia e non essendovi molto da aggiungere, vi regalo questo video (che gira in rete da almeno una settimana, fra le solite smentite e delegittimazioni di rito).
http://youtu.be/aC19fEqR5bA
Essendo in lingua originale e senza sottotitoli,cerco di riassumerne i contenuti:
1)l'euro è prossimo a cadere come moneta, e ciò manderà in fumo i risparmi di milioni di persone
2)gli agenti di borsa stanno ballando il samba per la contentezza, perchè questo gli offrirà nuove occasioni di speculazione
3)non sono i politici a governare gli stati, sono Goldman Sachs e/o consimili
4)per i signori di cui sopra (agenti e attori di mercato) crisi come quella del 1929 e quella che sta per abbattersi sulle nostre teste sono una manna per i motivi su detti
5) la caduta dell'euro favorirà una ripresa sia pur temporanea del dollaro come moneta unica negli scambi finanziari e commerciali
6) questo creerà ulteriori nuove fonti di guadagno e speculazione monetaria.
A parte il fatto che sono cose note ai meglio informati, al punto da sembrare scontate, è singolare che finalmente qualcuno abbia il coraggio di dirle apertamente- e ci metta la faccia - da un medium come la BBC. E a parte il fatto che questa crisi -creata ad arte o meno che sia - sembra il capitolo finale di una guerra monetaria all'euro iniziata - guarda caso - con la recente ultima Guerra del Golfo, la cosa che più lascia basiti è che il dogma monetarista e mercatista dei Chicago Boys di Friedmanniana memoria abbia talmente obnubilato le nostre menti da indurci a credere che tale dogma sia veramente infallibile, e che se fallisce il dogma finisce la Storia. (sic!)
La Storia non finirà, ovviamente,nè tantomeno il mondo (su quest'ultima parte si può avere dubbi, ma le cause di un eventuale collasso del pianeta non sarebbero certo da ricercare nel fallimento di un simile dogma, ma semmai nell'ottuso accanimento terapeutico per tenerlo in vita).
Ora, o si comincia a buttar giù un serio programma di ricostituzione del patto sociale che elimini la delega rappresentativa dalle forme di governo e l'economia capitalista dalle forme di scambio, o possiamo anche rinunciare alla parola "futuro".
Consiglio, per gli amanti dell'approfondimento e della storia (pratica ormai ignorata dai nostri beneamati concittadini) la lettura della 'storia del debito' dall'antichità ai giorni nostri di David Graeber, antropologo statunitense di impostazione mancina. E siccome sono in vena di magnanimità, vi elargisco anche il link dove scaricarvi la parte più importante aggratiss:
http://www.metamute.org/en/content/debt_the_first_five_thousand_years
Passatevi un buon week end, che intanto fuori c'è ancora il sole e l'aria non sa ancora troppo di bottino...
@Spillo: sempre prodiga, grazie del contributo. Colgo l'occasione per avvertirti che sto bazzicando quasi esclusivamente Pisa quindi per vederci bisogna che mi avverti quando decidi di aggredire il banco del Sirena ;-)
@Sassicaia: come sai anch'io bazzico Pisa - ci si può sempre vedere sotto le logge del mercato all'happy hour. Al sirena, invece,quando ti pare.
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