martedì 14 aprile 2009

ANTROPOLOGIA ITALIOTA


Adoro questi blog.
Sono quelli in cui ragazzi/e che lavorano al pubblico raccontano le loro disavventure.
Ci sono stato anch'io al pubblico; ho avuto la ventura di condurre per 5 anni un'attività commerciale, in precedenza avevo anche lavorato come cameriere sia d'albergo che al ristorante, quindi rileggere quanto ed in quale quantità la gente possa arrivare a vertici sublimi di arroganza ed ignoranza fuse in un unico mix letale per ogni sistema nervoso mi riporta a quei tempi dove solo il fatto che stessi praticando una scuola buddista ha evitato svariati omicidi.
Non sono affatto dell'idea che il cliente abbia sempre ragione. Quando un cliente sfoggia ignoranza, maleducazione, cafonaggine e mancanza di rispetto merita un trattamento adeguato.
E quando l'esercizio commerciale era il mio ho sempre provveduto di conseguenza, compassionevolmente quanto fermamente. E' una questione di dignità e di salute pubblica.
Non concepisco che qualcuno possa comportarsi da cafone senza uscire dal mio negozio senza che ciò non gli sia stato fatto notare.
Purtroppo non tutti coloro che lavorano al pubblico possono farlo, pena la perdita del posto; però possono scriverlo sui loro blog, che ho minuziosamente raccolto in questa lista, di modo che i quattro utenti di passaggio possano leggere e goderne. E magari sporadicamente incazzarsi per come certo malcostume sia ancora, purtroppo, uno dei nostri sport nazionali.









Un sentitissimo "grazie", dunque, a questi indefessi lavoratori sperando che una approfondita lettura di questi blog ci facciano ricordare che dietro sportelli, casse, telefoni e qualsiasi cosa presupponga un servizio al pubblico, ci sono PERSONE e non SERVI. 
A volte per rendere il quotidiano migliore basta poco.

O no?

1 commento:

autistaxcaso ha detto...

"Purtroppo non tutti coloro che lavorano al pubblico possono farlo (rispondere a tono ndr), pena la perdita del posto; però possono scriverlo sui loro blog"

Diciamo che con il tempo ho imparato che non sempre bisogna subire in silenzio, se sai essere tagliente e diretto, se fai valere il tuo pensiero e le tue ragioni senza eccedere in quella maleducazione che chi ti sta di fronte spesso dispensa con leggerezza e a piene mani, quasi sempre spiazzi e induci alla riflessione ...

Deve essere chiaro il concetto che, l'euro lo si paga per il trasferimento, non da mai il diritto a mancare di rispetto nei confronti di chi rende possibile quel trasferimento.

Il blog è la valvola di sfogo ...
a volte la vendetta servita a mente fredda ...
ci sono pensieri che non si possono esternare verbalmente e ci sono personaggi che meritano di essere raccontati e descritti per il loro modo di porsi ...
Tolta la divisa siamo persone come le altre:
Indistinguibili e libere di esprimere il proprio pensiero:
Sembra banale eppure sfugge a tanti ...

Fa piacere che qualcuno apprezzi.
Grazie per la citazione.