Si capisce quanto possa esser dura prendere atto che fuori dai confini di questo paese ci sono politici non proprio disposti a leccare le sacre scarpine di Prada di Stramalidetto XIV, eppure là sotto la cupola di San Pietro devono farsi una ragione del fatto che le pessime argomentazioni del Papa hanno ottime probabilità di ricevere adeguate reazioni visto che (incredibbile ma vero!) alle Verità Rivelate alcuni popoli evidentemente più civili del nostro oppongono delle molto più pratiche argomentazioni oggettive in piena libertà.
E così la Santa Sede si duole del fatto che il Belgio si sia aggiunto a Francia e Germania nella condanna degli sproloqui del Papa su preservativo e AIDS in Africa, stavolta con una condanna mediante voto parlamentare. E, col solito linguaggio piagnucoloso e minaccioso al tempo stesso parla di "intimidazione contro il Papa".
"Non spetta al Papa - aveva detto il premier Herman Van Rompuy - mettere in dubbio le politiche della sanità pubblica, che godono di unanime sostegno e ogni giorno salvano delle vite".
Ma questo, per i "difensori della Vita" conta poco di fronte alla messa in discussione dell'autorità pontificia. Inutile dire che il patetico balletto di giustificazioni su "discorsi estrapolati dal contesto" e amenità simili possono attecchire solo tra i cercopitechi accecati dalla Devozione, come se in un Parlamento sovrano si discutesse su di una cosa del genere senza aver attentamente vagliato le frasi di un così potente interlocutore, ma si sa, la nota vaticana passerà in gran pompa sui nostri servilissimi fogli di carta da culo, mentre in Belgio se ne batteranno altamente le palle delle gnaulate dei tonaconi.
Privilegi del vivere in un paese civile.
2 commenti:
Anche il Papa pipa.
(da un Vernacoliere di anni fa)
E' ir Cardinali che mi sa un pipa più.
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