lunedì 16 febbraio 2009

PIAZZALE LORETO


Forse parlare di Piazzale Loreto significa parlare di una vendetta romantica e futurista contro il Potere, del furore di un popolo violato e di un marchio indelebile nella Storia a perenne monito contro gli autoritarismi assassini? No.
Purtroppo si parla anche di altro.
Innanzitutto non siamo più una nazione che conosca cosa vuol dire una guerra, l'impatto del vivere ogni giorno e consapevolmente sul confine tra la vita e la morte, non lo ha più vissuto sulla propria pelle, non sa più cosa voglia dire proteggere e proteggersi, e ritrovarsi magari con due eserciti stranieri che combattono sulla tua terra mentre gli italiani divisi tra il vecchio ed il nuovo in una contrapposizione genealogica che dura tuttora, provano una volta di più che l'Italia è ancora tutta da fare.
Perchè un regime autoritario non può unire una nazione, può solo comandarla.
A Piazzale Loreto c'erano anche italiani che avrebbero continuato ad applaudire, di lì a poco, altri personaggi coi quali intraprendere la propria crociata di ignoranza; a Piazzale Loreto, forse, c'erano già i semi del marciume morale che l'italiano voltagabbana, meschino, pecorone e pecoreccio avrebbe coltivato fino a giungere alla sua metamorfosi più glam, quella del berluscones.
Inutile ritrarre quell'episodio storico con gli occhi dell' homo technologicus de 'sta minchia e della rovinosa ignoranza nell'affrontare la storia del ventennio senza raggiungere la necessaria empatia con il cuore di milioni di persone trafitto dalla voglia di morte di un manipolo di pazzi.
Mussolini avrebbe meritato un processo?
Ma che processo sarebbe stato? Qualcuno avrebbe saputo descriverne l'atmosfera?
E se Berlusconi cadesse rovinosamente su questa crisi, o su cose più gravi, cosa si innescherebbe in questa nazione arroccata a difesa di uno stato di semi-miseria economica e di gravissima e contagiosissima miseria morale?
Saremmo in grado di gestire una Vendetta o, come dopo-Tangentopoli, perderemmo ancora una volta le coordinate mentali di cittadini e lavoratori?
L'Italia continua a non dialogare nè a cercare soluzioni perchè è in mano a dei mezzi dogmatici, inumani e fondamentalmente ignoranti come la Chiesa e la televisione, di cui il pupazzetto sorridente alla Presidenza del Consiglio è diretto rappresentante; a sinistra è ripartita la corsa al record di partiti, partitini, gruppi, gruppuscoli e gruppazzi; la strada per una nuova Piazzale Loreto è quella buona, purtroppo non ci è dato di sapere cosa ci sia nel mezzo, anche se il sospetto che la strada stavolta porti direttamente in Via del Campo, quella cantata da De Andrè, si fa ogni giorno più forte.

Nessun commento: