Probabilmente nessuno mi chiederà mai di riscrivere il "Dei delitti e delle pene" del Beccaria, con gran sollievo dell'umanità tutta. Ho una discreta fiducia nel potere del perdono e sono un convinto sostenitore dell'istituto di pena come istituzione votata al reinserimento nella società almeno quanto sono convinto che per una buona parte di esseri umani il perdono ed il reinserimento siano metodi buoni per pulircisi il culo e che in alcuni casi vadano usati metodi alternativi. Ad esempio non vedo cosa ci sia di così concettualmente terribile in un campo di lavoro se questo non è un mero strumento di repressione politica (e che lo fosse anche in Unione Sovietica non ne sono così convinto); così, ad un opinione pubblica costantemente aggredita dai media strapieni di politici che straparlano di "sicurezza" senza proporre soluzioni che attestino una qualche attività cerebrale plausibile, abbiamo dall'altro lato elementi come
QUESTA QUAche, detto tra noi, poteva uscire solo da quella manica di idioti del Partito Radicale.
Dunque, la tapina all'indomani dell'arresto delle belve che hanno stuprato la ragazza di Guidonia si fa paladina dei diritti di questi cinque subumani perchè avrebbero ricevuto "percosse".
Non sono certo tra quelli che, in preda al giustizialismo spicciolo ed al mal di pancia in quanto i cinque sono romeni, augura alla signora di essere a sua volta stuprata, ma farei notare alla stessa che se vogliamo essere realisti e non ipocriti, e vogliamo parlare di percosse in Questura, potremmo iniziare dicendo che qualche schiaffone se lo prendono anche i ragazzini beccati con qualche grammo di hashish, e nessun deputato radicale ha mai protestato, ma senza andare così sull'esiziale, non mi pare che i radicali si siano particolarmente distinti nella solidarietà ai ragazzi massacrati alla Diaz o nella caserma di Bolzaneto, e per scendere qui nel locale continuo a constatare che il processo per la MORTE del giovane Marcello Lonzi nel carcere delle Sughere di Livorno é seguito dalla sola area antagonista, senza nessuna altra protezione politica di un qualche rilievo.
Quindi no, signora Bernardini.
Non me ne frega un cazzo se cinque bestie del genere vengono ripassate con lo striscio & busso così come allo stesso modo succede quando in Questura qualche poliziotto decide di farsi prudere le mani.
Non dovrebbero proprio essere i politici a portare in Parlamento proposte di Legge affinchè chi viene arrestato goda del diritto di non essere scamazzato di botte dal primo questurino che passa? E nel caos legislativo in cui ci si dibatte, nel quale uno stupratore "pentito" può andarsene tranquillamente ai domiciliari, in che modo una donna dovrebbe sentirsi protetta?
Mi spiace, ma chi si macchia del reato di stupro questi diritti non dovrebbe averli.
Se accidentalmente cadessero dalle scale, o volassero giù da quattro piani, o venissero investiti da un acquascooter (può succedere anche in Questura, basta volerlo), non sarei tra quelli che se ne dispiacerebbero, per quanto la cosa sembri aberrante. O ci diamo regole certe e certezza della pena o rimaniamo in una situazione in cui il far west vale per una parte sola ed a pagare saranno sempre i più deboli. E per quanto qualche anima bella cerchi di spiegare il contrario cinque bestie assatanate NON SONO I PIU' DEBOLI.
O si affronta la cosa alla sua radice o siamo davanti all'ennesima porcata che altri effetti non ha se non quello di far ulteriormente imbestialire e portare fuori dal centro del problema l'opinione pubblica, cioè proprio la situazione nella quale la destra, ossia QUESTA destra, sguazza compiacente. Chiaramente i diritti della ragazza, i diritti di tutte le donne violentate, i diritti di tutte le donne che subiscono violenza in casa, sui posti di lavoro, in famiglia, sono difesi da una compagine parlamentare talmente gradita dalle donne stesse che all'ultima manifestazione contro la violenza sulle donne ed in difesa della Legge 194 è stata giustamente cacciata dal corteo.
Ma questo non scoraggia di certo le tipe alla Bernardini, talmente cieche nella "difesa" di diritti che sono poi negati a chi bestia non é tanto da esporsi al conseguente, ineluttabile ludibrio forse violento, forse ingiustificabile, forse invece (e per quanto mi riguarda lo é) meritato.
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