giovedì 12 febbraio 2009

PIDDISMI - 2


Le straordinarie imprese dei Veltroni boys saranno raccontate in qualche film-documento di un qualche regista nouvelle-vague del prossimo decennio? O saranno ridipinte per Natale prossimo da Neri Parenti con un bel cinepanettone con De Sica nel ruolo di Veltroni e Berlusconi nel ruolo del Papa? O sarà dipinto a tinte fosche ed idefinite in un esercizio di simbolismi lynchiani e con i dovuti tributi alla schizofrenia narrativa ballardiana da un allievo del Centro Sperimentale di cinematografia di Caltanissetta?

Al momento il teatrino piddino riserva l'inarrestabile corsa lingua-in-fuori al culo di Ratzinger, penitenza dovuta dopo che la Finocchiaro si è permessa, in uno slancio futurista, di recitare la parte dell'altra parte, dando quasi l'impressione di far parte di un'opposizione.

E se non c'è un pretesto per scusarsi subito con Sua Santissima Santità per l'inutile sagrifizio del Devotissimo Francesco Rutelli, lo si trova lo stesso; ecco quindi che proprio mentre incombe il dibattito parlamentare per dare luce, finalmente, ad una legge sul testamento biologico la dirigenza veltroniana non trova di meglio che sostituire il caposquadra della Commissione Sanità in Senato, il luminare Ignazio Marino, con una baciapile ex-Udc, ex-teodem ed ora in quota alla corrente Fioroni (badalì), Dorina Bianchi.

Leggere per credere:

Democratici, scoppia il caso Marino

Già mi riusciva difficile giustificare quegli irriducibili che si ostinano tuttora nel considerare normale classificare come centro-SINISTRA il partito di Veltroni, e se non si coglie tutta la poesia e la drammatica tensione interiore di una dirigenza del genere, ormai impegnata a rompere ogni muro a destra ed ogni sopportazione a sinistra, ci si deve rassegnare al fatto che il voto al Partito Democratico è un voto democristiano a tutti gli effetti e con tutte le pessime conseguenze del caso.
Chi ha militato nel PCI-PDS-DS-SOS e si sente rappresentato da questo accrocchio, rappresenta come meglio non si potrebbe proprio di quella parte d'Italia che ha maggiormente subito il lavaggio del cervello dalla classe politica di questa inguardabile Seconda Repubblica.
Altro che i seguaci berlusconiani.
Non rimane che spostare la festa del Primo Maggio in Piazza San Pietro e far suonare Povia, Frà Cionfoli e il coro delle suore di Vitorchiano, ma se non sarà quest'anno ci sono buone prospettive per il prossimo.
In attesa del tentativo di abbordaggio all'UDC, ai Cuffaro, ai Casini, ai Buttiglione & c. (e schivato di poco nientemeno che Giovanardi), chiedo ai piddini uno slancio di sincerità e di smetterla una volta per tutte di considerarsi in qualche modo "di sinistra". Siete democristiani, col bollino blu e il marchio DOCG, DOP, certificati ISO9000 e con la Regia Approvazione di Sua Infinità Ciosef Razzinger.

Nessun commento: