domenica 8 febbraio 2009

DI BELL'ASPETTO


Non è certo con le allucinanti dichiarazioni da sciacallo sulla povera Eluana Englaro che riusciamo a fare piena luce sulla miserabile statura morale di Silvio Berlusconi; l'umanoide era già abbondantemente conosciuto da chiunque avesse più di un neurone funzionante, quindi su questo fronte non possiamo certo dire che ci siano novità.
Piuttosto è sulla capacità di sopportazione della maggioranza degli italiani che a questo punto vanno puntati i riflettori; mi metto un attimo da parte visto che fosse stato per il sottoscritto il pezzente di Arcore avrebbe finito la sua carriera con l'oscuramento delle sue TV al tempo in cui il decreto Craxi gliele riconsegnò con tanto di fiocco, e sarebbe finito in galera prima di poter pronunciare il suo primo sermone dalle sue TV.
Ma dopo aver dato atto alla sinistra di aver steso un ideale tappeto rosso a questo delinquente, torno subito a concentrare la mia attenzione sul soggetto di questo post: i cittadini.
Girare per la blogsfera può dare una misura assai ridotta di quanto il malessere che cova in Italia sia profondo, eppure la stragrande maggioranza dei blog che ho letto sono di buona qualità, parliamo di un corpo sociale fondamentalmente sano, desideroso di giustizia sociale, dall'intelligenza pronta e vivace, sinceramente indignato e sinceramente pronto ad essere una parte attiva del paese.
Per contro non siamo in condizione neanche di poter scegliere chi ci rappresenta in Parlamento.
Uno dei grandi scippi che i politici di questa rivoltante Seconda Repubblica hanno consumato ai danni dei cittadini è proprio la progressiva espropriazione dei diritti di scelta individuali.
Il fine è quello di arrivare a scegliere loro e solo loro per noi tutti, ad ogni costo, anche calpestando la Costituzione, cosa ampiamente suffragata dalle ultime imprese della banda di banditi attualmente al governo.
Riappropriarsi del diritto di scegliere, ora che siamo giunti a questo punto, sarà una battaglia molto dura e molto pericolosa, ma è proprio a questo punto che dobbiamo chiedere prima di tutto a noi stessi che cazzo di vita stiamo vivendo, se un cellulare carico ed un mutuo pagato con le unghie e con i denti insieme alla compagna precaria valga la perdita dei propri diritti civili, valga il lasciare a dei subumani come Berlusconi, come i leghisti, come Sacconi, come Gasparri e La Russa, come (ovviamente) quella banda di pedofili segaioli dal corpo di sciacallo con la tonaca che pretendono di essere i depositari del bene e del male.
Chiediamoci se un pasto caldo e due partite di calcio possono essere scambiate con il far costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli da questa gente.
Chiediamoci se non è il momento di fargli capire che la festa è finita.
Vi segnalo due articoli che esprimono benissimo quale sia il livello raggiunto e quanto la sopportazione stia per finire:

ELUANA POTREBBE AVERE UN FIGLIO

dal blog del sempre acutissimo Mazzetta

e questo illuminante e per me condivisibilissima analisi:

CORPO DI STATO

pubblicato da Femminismo a sud

Forse non ancora, ma l'onda di reazione a quindici anni di politica delinquenziale senza alcun pudore nè alcun rispetto per i cittadini (parlo dei cittadini, non di quei decerebrati che hanno portato Berlusconi per tre volte al governo, con loro Dio probabilmente non ha ancora finito) fra poco sarà pronta. Se farà in tempo.

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