Le due fanzine dei berlusconati, il Giornale e Libero, sono un'ottima cartina di tornasole di quanto una parte di italiani sia diventata indegna di far parte di un popolo civile. Ci sono molte maniere di esprimersi quando si scrive su un quotidiano, ma il linguaggio giornalistico che Feltri ed i suoi epigoni masticano da quando dalle colonne de "L'Indipendente" iniziò la stagione del giornalismo urlato e cafone è un linguaggio che parte direttamente dalle parti meno nobili del corpo e per questo ha creato una schiera di sostenitori i quali non avendo l'intelligenza necessaria per farsi un'idea delle cose approfondendo la notizia si affida direttamente a titoli ed occhielli da Guerra Santa per i quali il Padrone ha sempre ragione e tutti gli altri devono starsene zitti.
Feltri è stato già radiato dall'Ordine dei Giornalisti e in un paese serio borbotterebbe i suoi strali durante il turno di notte in fonderia, Belpietro coltiverebbe zucchine e Giordano....no, scusate, anche lo stomaco ha una tolleranza.
L'ultimo exploit della fanzine-principe del tappo di Arcore é questa che potete leggere riportata sul sito di Giornalismo Partecipativo:
Le foto di Gaza di AP (Associated Press) che "Il Giornale" ha manipolatoManipolare una foto, per un giornale che della manipolazione e della menzogna fa un uso costante può essere più o meno una prassi quotidiana, credere alle panzane e riconoscersi in un organo di stampa simile è una responsabilità che va interamente a carico di chi queste fanzine le legge.
Chi ricorda le false prime pagine del "Male" può anche ricordare come a quei tempi l'opinione pubblica credette davvero, per poche ore e anche qualcosa in più che ci fu chi credette davvero che la partita dei Mondiali Italia - Olanda sarebbe stata ripetuta o che Ugo Tognazzi fosse davvero il capo delle Brigate Rosse. Ecco, forse più che sui metodi di informazione delle suddette fanzine sarebbe bene riflettere sul modo di informarsi di certi italiani e sulla loro volontà di essere informati davvero, perchè se c'è una cosa con la quale bisogna fare i conti è la idiosincrasia di questi a sentire cose che disturbano la loro visione delle cose e cioè "il manovratore non va disturbato". Che è un pò la negazione dell'essere cittadini di un paese democratico.
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