La mossa dell'Umile Vignaiuolo della settimana scorsa ha già prodotto i primi effetti: togliendo la scomunica ai lefevbriani ha rafforzato un poco le schiere cattoliche con la sua parte più retriva ed oscurantista, inoltre ha dato la stura, proprio a ridosso del Giorno della Memoria, a quello che realmente é il messaggio cattolico nei confronti degli ebrei; voglio dire, se dei quattro vescovi riabilitati nel giro di due giorni ben due se ne escono con tesi negazioniste, per quanto le P.R. vaticane si affannino a tenere basso il profilo dello scontro, il messaggio ai vari Rabinowitz, Zucker, Levi e Berkowitz di tutto il mondo é piuttosto inequivocabile.
Comincio a guardare con un certo interesse alla strategia di Ratzinger; in capo a qualche altro mese dovrebbe riuscire a coalizzare contro la Chiesa Cattolica il 90% del consesso umano, ad eccezione dei deputati del PD e qualche altro pazzo invasato.
Mi sembra interessante questo articolo di Gad Lerner uscito oggi testè:
QUEL VESCOVO NON E' UN ALIENOVisto che si parla di memoria, e neanche lunga, ci terrei a sottolineare come dalla Radio Maria polacca si sia sparso antisemitismo a piene mani, mentre qui tocca assistere allo stesso epiteto proferito nei confronti di Michele Santoro, reo di aver mostrato le immagini di Gaza, da uno pseudoministro della Repubblica (poi la cosa é diplomaticamente rientrata, in pieno stile berluschino). E terrei a sottolineare che la tattica ratzingeriana di spingere al limite la sopportazione di chiunque abbia la ventura di auspicare un dialogo col mondo cattolico è semplicemente quella di un potere fondato su dogmi assoluti al quale interessa solo consolidare il proprio potere, possibilmente a scapito proprio dei supposti interlocutori.
Tanto per chiarire da chi e da cosa andrebbe disinfestata la convivenza civile tra popoli.
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