domenica 18 gennaio 2009

SAN TORO


Non ho nessuna intenzione di santificare qui Michele Santoro e la sua trasmissione; l'uomo è certamente un capace giornalista con un'ottima redazione ed il suo programma é a mio parere il migliore per quanto riguarda l'approfondimento di fatti e notizie offerto dal servizio pubblico. Ha un modo di condurre certamente aggressivo ed incalzante, ma MAI in un suo programma, ho visto rimanere una delle "parti" senza diritto di replica durante un dibattito. Questo a differenza di quanto vorrebbe far intendere la nostra inqualificabile destra governativa, che lo vorrebbe definitivamente fuori non solo dalla RAI ma dalla televisione.
Lo spettacolo offerto da Lucia Annunziata durante l'ultima puntata é stato assolutamente rivoltante. Chi vuole può riguardarsela (munirsi di sacchetto di carta al momento del delirio dell'Annunziata è consigliabile) sul sito del programma stesso:

Anno zero

Ma siamo in Italia, ed il livello di sguaiatezza e di assenza di senso del ridicolo é ormai una gara nazionale alla quale politica e stampa istituzionale partecipano puntualmente usando ogni corsia preferenziale possibile. Così arriva Fini, il presidente della Camera ed a ruota Petruccioli, uno di cui spero di cantare le gesta al più presto in maniera adeguata e via via tutto il ciarpame che occupa gli scranni del Parlamento, seguiti da altri sedicenti giornalisti le cui opinioni possono far presa su qualche celenterato e grazie a ciò legittimati da editori e direttori a spargere inchiostro su quella mondezza che sono i quotidiani della stampa istituzionale. E arriva, il Presidente della Camera, da buon fascista riciclato in kippah, parlando di "livelli di decenza" ai quali si appella nella replica anche Santoro ricordandogli quali siano i doveri riguardanti la sua carica; opera meritoria visto che l'attuale esecutivo si ritrova troppo spesso a travalicare con la grazia di un facocero in pieno delirium tremens le più elementari regole democratiche.
Il perchè di tutto ciò lo spiega, stavolta in maniera mirabile, il "solito" Prof. Gennaro Carotenuto in questo articolo:

Michele Santoro e Gaza, la televisione tra narrazione e conversazione

Ed il sottoscritto non può che sottoscrivere.

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