Volevo scrivere un post che non avesse il minimo afflato populista, dove le soluzioni proposte permeassero con la loro passione le problematiche in corso affinché il contributo sembrasse inequivocabilmente sincero ed animato, oltre che da uno spirito positivo e propositivo, teso ad una coagulazione empatica con tutto il popolo della sinistra e la sua dirigenza, che grazie alle piogge torrenziali di voti avuti negli anni '70 ora mangia a quattro palmenti, diciamo cinque, proprio su quei voti.
Fortunatamente la commedia dell'arte ha il grande pregio di saper condensare in poche frasi concetti che potrebbero occupare interi Comitati Centrali, e puntualmente mi viene in aiuto il grande, l'immenso Paolo Panelli, rappresentante di una vecchia razza di attori che resteranno per sempre rimpianti: a lui la parola.
Alastair Crooke - Per lo stato sionista Trump passa da risorsa a grattacapo
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*Traduzione da Strategic Culture, 22 dicembre 2025.*
La nota commentatrice dello stato sionista Anna Barsky scrive su Ma'ariv
(in ebraico): "Lasciamo che...
3 giorni fa



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