sabato 24 gennaio 2009

METTIAMO IL CASO

Ci sarebbe da discutere parecchio sul fenomeno della violenza sulle donne e su quanto per il Parlamento della Repubblica sia stato faticoso riconoscere che lo stupro E' un reato contro la persona; comunque il fatto successo a Guidonia, la violenza di cinque uomini che i due ragazzi hanno poi identificato come est-europei, i quali hanno prima picchiato e chiuso nel bagagliaio lui e poi seviziato lei, mi ha fatto porre anche una domanda, oltre al naturale schifo che l'uomo riesce a suscitare puntualmente quando compie queste ardite imprese:

Mettiamo il caso:

Mettiamo il caso che la ragazza all'indomani abbia avuto la forza almeno di andare a chiedere una pillola del giorno dopo e che abbia trovato un medico obiettore. Mettiamo che quest'uomo non si faccia schifo mentre nega la pillola alla ragazza.

Chi sta difendendo il diritto per questa ragazza di poter almeno scegliere?
Perchè si può arrivare ad essere così inumani, crudeli, considerare che un essere che è appena stato leso nella sua dignità nel modo più profondo dovrebbe sentirsi dare l'ennesima coltellata da qualcuno che dovrebbe aver scelto il mestiere di alleviare le sofferenze delle persone?
Senza andare a pescare nelle legislazioni in materia e sul modo in cui l'Italia ha protetto le proprie donne, altrimenti diventa quasi ridicolo discutere, mi piacerebbe che qualcuno ci riflettesse.
Ad esempio qualche brava persona iscritta al Partito Democratico. Ce ne sarà pure rimasta qualcuna.


O dobbiamo ancora sostenere lo spettacolo di una cultura che partorisce simili performances da parte del Maschio Italiano una volta preso con il sorcio in bocca:

"PERCHE' UN MASCHIO ITALIANO NON PUO' ESSERE FEDELE"

Cosa cazzo c'entra a questo punto se il violentatore é italiano o rumeno o cinese o viene direttamente da Betelgeuse ed ha tre cazzi sotto ogni ascella? Abbiamo ancora la faccia tosta di dare delle bestie a cinque stranieri?

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